Provinciali, anche Fratelli d’Italia sposa il ‘campo largo’ del centrodestra

1 settembre 2024 | 16:28
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Provinciali, anche Fratelli d’Italia sposa il ‘campo largo’ del centrodestra

L’onorevole Zucconi al lavoro per l’intesa con i raggruppamenti civici: “Noi non mettiamo veti a nessuno e guardiamo ai temi concreti per il bene dei cittadini”

Provinciali, anche Fratelli d’Italia sposa il ‘campo largo’ del centrodestra.

Fra i fautori di un possibile accordo fra l’area politica composta dai partiti tradizionali, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega e alcune componenti civiche, c’è infatti anche l’onorevole del partito della Meloni, Riccardo Zucconi.

Anche il parlamentare, che in Provincia c’è stato, sta lavorando da settimane a uno scenario alternativo a quello che sembrava scontato fino a poco tempo fa, ovvero la vittoria del centrosinistra che, sulla carta, detiene la maggioranza dei consiglieri e dei sindaci per eleggere la nuova guida di Palazzo Ducale.

Riccardo Zucconi, che pure mantiene i piedi per terra, crede nell’obiettivo dell’alternanza e nella possibiltà che Mario Pardini, sindaco di Lucca, il candidato scelto per questa competizione, sia anche alla guida di Palazzo Ducale: “Sono partito – dice Zucconi – dal pensiero che secondo me era percorribile in qualche modo la possibilità di allargare l’area del centrodestra ad alcune componenti civiche territoriali, dialogando sui temi concreti. Da qui è partita una serie di incontri e di riunioni che hanno confermato questa possibilità, che poi si è concretizzata con la disponibilità alla candidatura di Mario Pardini come presidente della Provincia”.

Pardini, d’altronde, è sì alla guida di una giunta di centrodestra, ma è un esponente civico e come tale il migliore soggetto in grado di dialogare con componenti che non si riconoscono propriamente nei partiti.

D’altronde anche Zucconi guarda in prospettiva: “Questo dialogo con componenti diverse rispette al centrodestra tradizionale – dice – guarda all’orizzonte dei prossimi appuntamenti elettorali amministrativi, a partire proprio da Viareggio”.

La base del ragionamento, peraltro, è una provocazione nei confronti del veto nei confronti del sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, da parte del Pd regionale e locale e del candidato in pectore del centrosinistra Marcello Pierucci: “Noi – dice Zucconi – soprattutto in una elezione di questo tipo, che è di secondo livello, guardiamo ai temi concreti, dal punto di vista amministrativo, e non ci permettiamo di mettere veti a nessuno. Cerchiamo il dialogo per ottenere il miglior risultato possibile per i cittadini nell’ambito dei temi che sono demandati a Palazzo Ducale”.

Anche a destra, insomma, la macchina è partita. Fra poco più di una settimana si presentano le liste, dove la componente di Fratelli d’Italia sarà, ovviamente, maggioritaria. Poi si attenderà l’esito del voto del 29 settembre. Che dirà se l’operazione di una nuova ipotesi di accordi e di alleanze in grado di allargare l’area del centrodestra sia andata a buon fine.