
“Titoli di merito non sufficienti per ottenere nemmeno un invito alla festa da lui inventata. Ma si sa nessuno è profeta in Patria”
“L’aver ideato la Festa dell’Aria, aver contribuito alla scoperta della figura di Vincenzo Lunardi e aver portato in mongolfiera sulla Lucchesia le televisioni di mezzo mondo (Giappone, India) sono titoli di merito che non sono stati sufficienti per ottenere nemmeno un invito alla festa da lui inventata. Ma si sa nessuno è profeta in Patria”. Lo rileva Domenico Caruso, consigliere comunale della Lega, per il quale sarebbe stato opportuno riconoscere i meriti di Raffanti che nel 2005 ideò un trofeo per promuovere il volo aerostatico e la figura dell’aeronauta Vincenzo Lunardi.
La Festa dell’aria e dello sport, dice, è “Un appuntamento ormai tradizionale per Capannori con una pecca di non poco conto: il mancato coinvolgimento del suo ideatore il giornalista e scrittore Massimo Raffanti.
Sulla scia della prima e ormai storica associazione lucchese di promozione del volo in pallone e della figura di Lunardi, Massimo Raffanti ideò il Memorial Lunardi che il Comune avrebbe poi trasformato nella Festa dell’Aria snaturando i motivi divulgativi per i quali il giornalista capannorese l’aveva ideato con coreografie e voli dall’aeroporto di Tassignano e nelle vicine ville settecentesche in cui avvenivano i voli vincolati.
Poi l’elegante bypass municipale con la trasformazione del tutto in una generica Festa dell’Aria che, pur avendo molto di spettacolare, tradisce certo il suo intimo intento. A Raffanti deve essere riconosciuto il merito di aver contribuito a promuovere la conoscenza della figura di Vincenzo Lunardi con biografie, conferenze, voli rievocativi in vari paesi della Lucchesia, libri, servizi giornalistici ed altro”.