Toscana Pride, Family Day: “Una manifestazione che offende il sentimento religioso e i cattolici”

Il comunicato: “Siamo fortemente preoccupata che anche l’ormai prossima manifestazione a Lucca oltrepassi i limiti”
“L’associazione Family Day della Toscana prende atto che a Lucca -con una scelta assai discutibile degli organizzatori, come correttamente rilevato anche dal suo sindaco Mario Pardini che ha opportunamente negato il patrocinio del Comune – il prossimo 7 settembre si terrà il Gay Pride regionale”. Inizia così il comunicato dell’associazione Family Day che torna a dire la sua sul Toscana Pride che quest’anno si terrà a Lucca.
“L’evento cade, infatti, alle porte della grande festività dell’Esaltazione della Santa Croce, molto sentita dai lucchesi anche nella sua componente meno sensibile al suo significato religioso – proseguono -. Questo perché, come é noto, quella del Gay Pride é una manifestazione che, nei fatti, non è riuscita finora a mantenersi nei limiti di una legittima espressione del pensiero garantita dal nostro ordinamento, finendo, invece, col dileggiare e coll’offendere il sentimento religioso della comunità dei credenti ed in particolare dei cattolici. Infatti, a Roma ed in altre città ove anche di recente essa si è tenuta, oltre all’esibizione di corpi nudi e ad altre oscenità; oltre agli inni alla libertà sessuale di ogni genere ed agli spot a favore dell’utero in affitto (o maternità surrogata, punita dalla legge come reato), per sottolineare la propria avversione alla famiglia secondo i canoni naturali, così come prevista nella Costituzione, non sono mancate anche pesanti offese contro le figure della Madonna e di Gesù. Ma anche a voler sorvolare sulla visione palesemente ideologica riguardo all’essere umano in contrasto con la sua realtà biologica veicolata dal movimento Lgbtq+(‘fluidità di genere’, ‘superamento della binarietà’ ??), é doveroso chiedersi quale impatto possono avere, ed in effetti hanno, sui giovanissimi tali condotte, considerando che, per queste ultime, vengono di fatto completamente ignorate la nozione legale di ‘atti osceni’ e quella di ‘offese al sentimento religioso'”.
“Va da sé, che se tali condotte fossero poste in essere in altri contesti e fossero rivolte contro altre figure é fin troppo facile intuire quali reazioni ne conseguirebbero. E ci fermiamo qui. Pertanto, come già fatto in passato, l’associazione Family day non può che denunciare come inaccettabile tutto ciò in quanto travalica i limiti della libertà di espressione e di civile manifestazione del pensiero e, dunque, non può non dirsi fortemente preoccupata che anche l’ormai prossima manifestazione – che si svolgerà nel cuore della città di Lucca ove, da oltre un millennio, si venera l’antichissima immagine del Volto Santo – oltrepassi tali limiti. Si auspica, dunque, che, le autorità preposte a garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni autorizzate affinché tutto si svolga nel rispetto delle leggi e dei convincimenti e sensibilità altrui, così come invocato anche dall’arcivescovo Mons. Paolo Giulietti nella lettera aperta agli organizzatori”.