Robot chirurgico al Versilia, Daniele Pezzati (Fdi): “Non smaltirà le liste di attesa”

Il chirurgo di Cisanello e responsabile sanità per il partito: "Può costare fino a 3 milioni di euro e occorre una sala operatoria dedicata e personale da addestrare"

Robot chirurgici. Ne parliamo con il dottor Daniele Pezzati, stimato medico chirurgo a Cisanello, esperto di trapianti al fegato, nonchè responsabile regionale sanità di Fratelli d’Italia.

Pochi giorni fa il presidente Giani e l’assessore Bezzini hanno inaugurato in pompa magna il nuovo robot chirurgico all’ospedale Versilia. Cosa ne pensa?
Penso che si sia trattato di una operazione che ha poca razionalità da un punto di vista sanitario ma molta da quello politico.

Si spieghi meglio
Prima di tutto dobbiamo fare qualche passo indietro. I robot chirurgici sono delle apparecchiature che permettono di manovrare degli strumenti chirurgici che vengono introdotti nel corpo umano attraverso delle piccole incisioni. Il chirurgo manovra gli strumenti attraverso una consolle. Hanno indubbiamente dei vantaggi ma anche dei costi esorbitanti.

Che tipi di costi?
Per l’acquisto di una macchina si può arrivare anche a 2-3 milioni di euro. Quella però non è l’unica parte impattante. Molti degli strumenti che si usano hanno una vita limitata, ovvero si possono utilizzare solo per pochi interventi, in alcuni casi anche per uno solo. Ognuno di questi strumenti può costare migliaia di euro. A tutto questo va aggiunto una sala operatoria dedicata e personale da addestrare. Ulteriori costi.

Esistono alternative?
In realtà è il robot ad essere una alternativa. Fino a quando non esisteva e anche oggi si possono effettuare gli stessi interventi mediante tecniche mininvasive come la laparoscopia. La differenza è solamente che uno strumento laparoscopico può essere riutilizzato anche per anni e costa molto meno. Una colonna per la laparoscopia non arriva a costare 150mila euro. Siamo su un pianeta differente. È come gestire una Ferrari o una utilitaria.

La Ferrari però è meglio…
Vero. Però se la Ferrari fa le stesse cose di una utilitaria è assurdo spenderci tutti quei soldi.
La superiorità della chirurgia robotica rispetto alla laparoscopia non è mai stata dimostrata scientificamente se non in pochi casi. Sicuramente rende la vita più facile al chirurgo perché ha una manovrabilità superiore ma questo basta a giustificare spese del genere?

Torniamo al robot operativo  al Versilia…
Giusto. La sanità toscana è economicamente al collasso.  Si accusa continuamente il Governo di voler privatizzare la sanità anche se in realtà ha fatto arrivare in Toscana oltre un miliardo di euro in più rispetto all’anno prima. Si fanno le guerre alle aziende che vendono i dispositivi medici per la questione payback. Nonostante ciò il governatore ha aumentato le tasse ai cittadini per evitare il commissariamento. E subito dopo cosa succede? Si comprano apparecchiature per milioni di euro senza un razionale. La Toscana è la regione al mondo con il più alto numero di robot chirurgici. Qualcuno mi può spiegare perché? Tutti gli altri paesi occidentali sono peggiori o cosa? Non ha senso andare completamente in controtendenza rispetto al resto del mondo.

Giani ha parlato anche di riduzione delle liste di attesa grazie al robot. Cosa ne pensa?
Non vedo come le due cose siano correlate. I tumori, tranne alcuni casi, hanno tutti tempi di attesa nei limiti in Toscana. Le liste di attesa infinite sono per altri interventi in cui il robot non si utilizza. Per questo possiamo comprare anche 100 robot e non smaltiremo nessuna lista. Questo per me è parlare in modo demagogico. Perché piuttosto non si aprono ulteriori sale operatorie e si smaltiscono le liste reali?

Come investirebbe lei quei soldi invece che nei robot?
Un paio di esempi. Solo adesso la Regione si è mossa per dotare tutti gli ospedali di un unico programma di gestione dei pazienti. Ne abbiamo 7-8 diversi in ogni ospedale e siamo ancora sommersi dalla carta. Il programma dovrebbe essere completamente diffuso nel 2025. Poteva essere fatto anni fa con pochi milioni. Secondo: ci sono ancora molti ospedali dove gli interventi chirurgici si fanno utilizzando schermi full-hd. È una tecnologia preistorica. Se nei negozi non si vendono più quegli schermi da oltre 10 anni perché ancora vengono usati per fare migliaia di interventi all’anno? Purtroppo però il problema è un altro.

Sarebbe?
Che si continua a gestire la sanità toscana con interventi spot che hanno esclusivamente una finalità politica e purtroppo sono spesso decisi da persone che gli ospedali li hanno visti con il binocolo. Basta far credere al cittadino che tutto va bene sperando che continui a votarci. Se poi la mancanza di programmazione comporta ulteriori tasse e disservizi sembra non essere un problema per chi governa la Regione.

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