Niente bandiere di Ucraina e Israele per il Pride, Riformisti: “Si organizzi un evento il 7 ottobre”

Guerre in Europa e Medio Oriente: "Chiediamo un consiglio comunale aperto o un dibattito o un convegno per discutere di questi temi"

I Riformisti e il Blog Think Tank Reformist hanno aderito a Toscana Pride ma ieri non hanno sventolato le bandiere di Ucraina e Israele.

“I capigruppo della maggioranza – spiegano i Riformisti – ci avevano invitato ad evitare tensioni e possibili incidenti. Anche la squadra politica della questura ci ha chiesto di riflettere sulle possibilità che si creassero contestazioni nel corteo, imprevedibili da gestire. Per questo e per senso di responsabilità abbiamo ripiegato le bandiere di Ucraina e Israele senza farle sfilare, pur non condividendo tale richiesta”.

“Al sindaco, al presidente del consiglio comunale e ai capigruppo di maggioranza, che ci hanno chiesto di fare un passo indietro – proseguono di Riformisti – e che abbiamo responsabilmente fatto, chiediamo un evento il prossimo 7 ottobre a ricordo dei tragici fatti dell’anno passato. Un consiglio comunale aperto o un dibattito o un convegno, quello che si riterrà più opportuno, sulla situazione in Medio Oriente e in Ucraina, magari con la presenza del ministro degli esteri Tajani. Non possiamo far passare sotto silenzio le ricorrenze di fatti atroci che hanno innescato guerre sanguinose in Europa e Palestina”.

“Ne possiamo accettare che si continui a mistificare – concludono – su chi ha dato inizio alla atroce guerra in Palestina, con una strage di migliaia di civili inermi e giovani che si divertivano a ballare e chi è il vile aggressore dell’Ucraina per soffocarne la libertà: il presidente russo, Putin”.

 

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