Provinciali, il sindaco di Lucca Pardini firma la candidatura: “Non parto favorito, ma c’è voglia di discontinuità”

Accettata formalmente la corsa a Palazzo Ducale e depositata la lista a sostgno del candidato presidente

Ufficiale, da oggi, con la presentazione delle liste, la candidatura del sindaco di Lucca, Mario Pardini alla carica di presidente della Provincia di Lucca.

Ad annunciarlo è lo stesso primo cittadino: “Si riparte. Perché il bello della vita è che non si arriva mai – spiega – C’è sempre opportunità di crescere, migliorarsi e soprattutto di fare di più. Oggi ho formalmente firmato l’accettazione per la candidatura a presidente della Provincia di Lucca e successivamente – insieme al presidente del Consiglio comunale Enrico Torrini, ai consiglieri comunali Giovanni Ricci e Riccardo Giannoni – abbiamo presentato tutti i documenti per la mia candidatura a presidente e per quelle dei consiglieri della lista che la sostiene”.

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“Ringrazio per la fiducia i consiglieri che si sono messi in gioco e tutti quelli che hanno firmato per il sostegno di queste candidature. Si riparte, dicevamo. Perché oggi inizia la tappa finale di un percorso di sfida molto difficile: le elezioni di secondo livello – dove non votano i cittadini, ma i 471 consiglieri comunali e sindaci dei 33 comuni della provincia di Lucca. Un percorso in cui – come già successo quando mi candidai a sindaco di Lucca – non parto da favorito: i numeri non sono dalla mia parte, ma non lo erano neppure nel 2022, quando fui eletto primo cittadino”.
“Ma i numeri, i calcoli matematici, le fredde strategie pensate nelle stanze del potere non sono tutto, allora come oggi. Perché – allora, come oggi – a fronte alle sfide date per vinte (o perse) a tavolino si percepisce nell’aria una voce – sottile e diffusa – che chiede il cambiamento, la discontinuità. Una voce che non tutti sono capaci di sentire. Oggi, come allora, sento questo vento che soffia – trasversale e maggioritario – raccontandoci l’alba di una nuova politica. Ho sentito anche parlare di veti, in questi giorni. “Veto”, che parola brutta da usare: significa “diniego assoluto”, un concetto di assoluta chiusura che ritengo lontano anni luce dal mio modo di pensare sia l’amministrazione della cosa pubblica che i rapporti umani. Ho sentito parlare di Provincia come “casa dei Comuni”. Peccato che molti di questi Comuni non si siano accorti di fare parte insieme di una casa” .
“Per queste e per tante altre ragioni credo fortemente che sia arrivato il momento di un forte e deciso cambio di passo nell’amministrazione di questo importante ente – conclude – Un ente – la Provincia di Lucca – che probabilmente molti cittadini sentono distante, ma che invece ricopre competenze molto importanti per tutto il territorio. Per questo – oggi, come nel 2022 – mi sono messo a disposizione della comunità. E come allora l’ho fatto contro i pronostici con la massima serenità, ma stavolta mettendo anche sul piatto l’autorevolezza del mio ruolo istituzionale, con tutta la passione e lo spirito di servizio che servono per fare davvero la differenza. E quindi, oggi come allora, andiamo. Si riparte”.

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