Rete dei Patrioti alla processione, si alza la polemica: “Hanno sfilato con simboli che richiamano movimenti guerrafondai”

15 settembre 2024 | 13:35
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Rete dei Patrioti alla processione, si alza la polemica: “Hanno sfilato con simboli che richiamano movimenti guerrafondai”

Il consigliere Bianucci: “Se confermata, sarebbe una ferita profonda per la nostra città”

I militanti della Rete dei Patrioti alla processione della Santa Croce, si alza la polemica in città.

“Ci aspettavamo una reazione più decisa”: la Rete dei Patrioti in Processione ma contro il Pride

Sul tema è intervenuto, tramite un post sulla propria pagina Fb, il consigliere di opposizione (Sinistra Con) Daniele Bianucci: “Da venerdì gira la notizia che la Rete dei Patrioti, partito dell’estrema destra alleata alle ultime elezioni con l’attuale amministrazione comunale, abbia sfilato alla processione Santa Croce con simboli che richiamano movimenti neonazisti e guerrafondai. La notizia, e queste relative foto, sono comparse pure sulla stampa cittadina. Ci auguriamo che tutto ciò sia solo una delle solite fake news a cui questi soggetti ci hanno ormai abituato, e ci preoccupa che in tal senso non sia ancora arrivata alcuna smentita ufficiale: perché sarebbe una ferita profonda che il Comune avesse permesso in silenzio, all’estrema destra, di politicizzare la nostra manifestazione cittadina più antica, stravolgendone completamente lo storico significato di pace e accoglienza”.

Anche Massimiliano Piagentini, attivista Lgbtqia+, pasa all’attacco: “Lo avevano annunciato (leggi qui) e alla fine, venerdì scorso, hanno effettivamente preso parte alla processione di Santa Croce, massima ricorrenza religiosa di Lucca. Stiamo parlando del gruppo neofascista La Rete dei Patrioti, movimento nazionale composto da ex di Forza Nuova che nelle settimane scorse si è fatto notare per gli insulti e le minacce ai partecipanti al Toscana Pride, tenutosi in città il 7 settembre. Pare proprio che la Curia abbia accolto a braccia aperte lo spezzone nero (con i militanti che sventolavano la bandiera del Cristo salvatore, effige utilizzata dai soldati russi durante i combattimenti in Ucraina): per prendere parte al corteo, infatti, è necessario fare richiesta al Comitato organizzatore della Luminara, che vaglia le richieste e concede il nulla osta. Non si è quindi di una svista: a un gruppo neofascista è stato concesso di sfilare alla celebrazione del Volto Santo”.

“Tra coloro che facevano parte dello spezzone nero – prosegue -, una faccia nota in città: l’ex candidato a sindaco di Forza Nuova nel 2002, Emiliano Mari. Nel settembre nel 2018, durante l’inaugurazione della sede in via Orzali con il leader nazionale Roberto Fiore (uno di coloro che assaltarono la sede della Cgil a Roma), Mari prese la parola per ‘dedicare simbolicamente’ quel presidio a Idreno Utimpergher, comandante della famigerata brigata nera Benito Mussolini. Forza Nuova aveva già partecipato alla processione nel 2006, con uno stendardo antiabortista. All’epoca il comitato organizzatore parlò di ‘blitz imprevedibile’. Oggi quella giustificazione non può essere usata. Il fatto non ci stupisce più di tanto, visto che nel 2020 il vescovo Giulietti aveva patrocinato un convegno del Family day (gruppo di integralisti di estrema destra) contro il Ddl Zan, mettendo a disposizione i locali dell’arcivescovado e intervenendo al dibattito”