L’allarme dalla Lucchesia: “Un terzo dei docenti impiegato nelle scuole è precario”

Successo per l’iniziativa promossa da “Dare un’anima alla sinistra” sulle difficoltà dell’inizio dell’anno scolastico
“Un terzo dei docenti impiegati nelle scuole della Lucchesia è precario: e questo è un grave problema per la vita del personale, e soprattutto per la qualità dell’insegnamento e del servizio offerto agli studenti e a tutte le famiglie. A tutto ciò non possiamo e non dobbiamo arrenderci: occorre una voce forte e solidale, per chiedere risorse e investimenti per un’educazione efficace e sicura”. È questo il messaggio lanciato ieri (2 ottobre) dalla partecipata assemblea pubblica che si è tenuta nell’auditorium della Cgil a Sant’Anna, promossa da Dare un’anima alla sinistra e Progressisti in cammino.
Titolo dell’appuntamento è stato La scuola (non deve essere) precaria. Le difficoltà di docenti, studenti e famiglie all’inizio dell’anno scolastico. A contestualizzare le criticità che, pure sul nostro territorio, devono affrontare un gran numero di docenti e operatori scolastici, sono stati Luigi Sofia (insegnante precario e attivista), Antonio Mercuri (segretario Flc-Cgil), Marianna Modestino (docente e consigliera comunale di Capannori), Gaia Previti (docente di ruolo e membro direttivo docenti precari Toscana). La voce degli studenti è invece stata rappresentata dal giovane Andrea Antonucci. A coordinare il dibattito, introdotto da Daniele Bianucci e Lucia Micheli, è stato infine Alessandro Rosati.
Dare un’anima alla sinistra è un progetto che si presenta con l’obiettivo di “fare formazione politica, per il cambiamento e l’unità dell’area progressista”. L’iniziativa nasce a seguito della presentazione dell’omonimo libro di Vannino Chiti: da lì è partita una serie di appuntamenti di approfondimento e studio, aperti a tutte e tutti, che si articolano come una vera e propria “scuola di formazione politica”. La proposta è in rete con “Progressisti in cammino”, un’associazione di fatto coordinata – a livello toscano – da Filippo Lombardi, e alla cui costruzione ha lavorato anche Chiti.
Per informazioni è possibile contattare il gruppo Dare un’anima alla sinistra inviando una mail a dareunanimaallasinistra@gmail.com.