Picchi: “L’impianto per il riciclo di pannolini a Treviso, punto di riferimento di Capannori, è stato smantellato”

Il portavoce del coordinamento comitati ambientali della Piana: “La riunione a Segromigno è stata un fallimento”
“Se la riunione al parco scientifico di Segromigno doveva servire ad approfondire gli aspetti tecnici dell’impianto dei pannoloni e a tranquillizzare la popolazione possiamo a ragione dire che è stata un fallimento completo. Primo perché la quasi totalità delle scarse presenze era costituita dagli interessati al progetto e da un po’ di claque invitata per l’occasione. Ma soprattutto perché i dati forniti sono stati scarsi, vaghi e spesso contraddittori“. Inizia così la nota di Liano Picchi del coordinamento comitati ambientali della Piana, che torna all’attacco.
“Ricordate quando pochi mesi fa Ercolini e Del Chiaro si offendevano se definivamo sperimentale l’impianto? Subito si affrettavano a dichiarare che ce n’era uno perfettamente funzionante da molto tempo a Treviso – prosegue Picchi -. In seguito abbiamo appreso che quel ‘favoloso impianto’ era stato da oltre due anni fermato. Ieri sera dal direttore di Contarina, invitato a parlarne in videoconferenza, abbiamo addirittura appreso che l’impianto nel frattempo è stato completamente smantellato e non è quindi più presente nell’eco centro. Clamorosa la notizia, e ancor di più la duplice motivazione: troppo dispendioso per l’energia richiesta e l’impossibilità di riutilizzare il già scarso materiale recuperato. In una sola parola ‘ un fallimento completo’! Orfani dell’unico impianto di riferimento esistente, ora si affrettano tutti quanti a ritrattare dichiarando che quello non era mai stato per loro un modello da seguire. Ci spieghino allora perché si ostinavano a citarlo e ad invitare il direttore dell’ecocentro che lo ospitava a parlarne in video conferenza qua e addirittura in consiglio comunale? Cosa spingeva Legambiente a sponsorizzarlo tanto da farne un modello da seguire e riprodurre? Ma soprattutto perché lo stesso sindaco Del Chiaro vantava che una delegazione di politici capannoresi si era recata in pellegrinaggio a Spresiano per visitarlo? Ora ci dicono che quello che realizzeranno sarà un altro impianto progettato da un tecnico locale che si appresta però a precisare che la garanzia del funzionamento dovrà essere fornita dall’azienda che vincerà l’appalto”.
“Il vicepresidente Gatti ha precisato che: serviranno 5, forse 6 anni e più di tentativi per affinare, migliorare la lavorazione – prosegue Picchi -, spera in una nuova legislazione più permissiva dell’attuale circa il riutilizzo del materiale recuperato, ma soprattutto si augura sull’imposizione di nuove tasse sulle aziende produttrici di pannoloni per far fronte ai pesanti costi di trattamento. Stanno praticamente mettendo le mani avanti per dire che se non dovesse funzionare la colpa non sarà dell’impianto e dei progettisti, ma di una serie infinita di cause esterne e indipendenti. Siamo certi che se qualche onesto funzionario ministeriale fosse stato presente all’incontro avrebbe immediatamente revocato il finanziamento Ennio Flaiano avrebbe invece così ben sintetizzato la serata: ‘poche idee ma confuse'”.