Rsa, ok alle linee di indirizzo del Comune: subito il bando per la Pia Casa, Monte S.Quirico verso la dismissione

11 ottobre 2024 | 12:44
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Per il futuro priorità per uno degli edifici di Campo di Marte. L’opposizione insorge sull’ipotesi di alienazione dell’edificio pubblico per finanziare la nuova struttura

È arrivata dopo una seduta fiume del consiglio comunale l’ok alle linee di indirizzo per il futuro delle Rsa nel territorio.

La delibera, che era già passata dalla competente commissione consiliare, come ha illustrato l’assessore Giovanni Minniti, prevede due step, a breve e a lunga scadenza. Si dividono, in questo senso, le sorti della residenza della Pia Casa con quella di Monte San Quirico. A breve, infatti, per la struttura di via Santa Chiara ci sarà un bando per la concessione, di una durata adeguata all’investimento del concessionario, che prevederà anche la riqualificazione degli spazi.

Per quanto riguarda Monte San Quirico, in particolare dopo la modifica della legge regionale che prevede determinati standard per strutture di questo tipo, invece, si andrà verso la dismissione: troppo oneroso e antieconomico, questa la valutazione del Comune, procedere alla sua ristrutturazione. I posti che sono attualmente previsti per gli anziani saranno spostati in altra struttura: nella delibera si dà mandato alla giunta di individuare o un altro edificio o un’area dove realizzare la nuova struttura, con priorità verso uno degli edifici dismessi di Campo di Marte.

Altra novità sarà infine quella che prevede la istituzione all’interno delle Rsa di una commissione con la partecipazione del Comune in modo da poter conoscere in tempo reale le esigenze del concessionario ma anche quelle dei pazienti e delle loro famiglie.

Sulla pratica in consiglio comunale, dopo un lungo e acceso dibattito con reciproci scambi di accuse anche sulla gestione del passato delle strutture per anziani, l’opposizione si è astenuta. Il centrosinistra, infatti, è favorevole alla realizzazione di una nuova struttura dedicata, ma nutre dubbi sul metodo.

In particolare i consiglieri Enzo Alfarano (Pd) e Daniele Bianucci (Sinistra Con) hanno stigmatizzato l’assenza di una perizia sull’edificio di Monte San Quirico che certifichi l’antieconomicità dell’operazione di riqualificazione e l’ipotesi di futura vendita di un bene pubblico, per finanziare l’operazione di spostamento ad altra struttura.

“Come fa l’Amministrazione comunale e il centrodestra lucchese, a partire dai vari Pardini, Di Vito, Nicodemo, Barsanti, a sostenere la giustissima lotta contro la vendita dei padiglioni di Campo di Marte che tanti settori della città stanno portando avanti, e nello stesso preciso momento mettere in vendita la struttura socio sanitaria di Monte San Quirico, che dopo il voto dell’ultimo consiglio comunale potrà adesso finire tranquillamente anche nelle mani di qualche oligarca straniero? – dice il consigliere – Bianucci – La decisione del centrodestra apre un’evidente contraddizione: le loro posizioni sono davvero a favore della sanità lucchese, o rappresentano unicamente una strumentalizzazione in vista delle prossime elezioni regionali? Competizione, questa, sulla quale tutti questi esponenti hanno messo gli occhi per soddisfare le proprie ambizioni personali?”

“Durante l’ultima seduta del Consiglio, con un nostro apposito ordine del giorno avevamo chiesto di stralciare la decisione di mettere in vendita la struttura socio sanitaria di Monte San Quirico dal resto della riorganizzazione delle Rsa, e di rinviare ogni scelta su questo punto solo dopo l’effettuazione di uno studio tecnico che indicasse con certezza l’effettiva portata economica di una possibile ristrutturazione dell’edificio. Adesso, infatti, l’amministrazione parla genericamente di costi alti per il recupero della struttura, ma la verità è che non ha mai realizzato alcun approfondimento tecnico in merito – spiega Bianucci – La maggioranza ha però bocciato la nostra proposta, evidentemente perché ha urgenza di fare cassa. E non si dica per favore che le risorse che arriveranno dalla vendita serviranno per l’operazione di trasferimento della Rsa a Campo di Marte: visto che ancora non esiste alcun accordo in tal senso tra Comune e sl, e quindi non solo ci sarà da capire se questa idea è effettivamente realizzabile, ma anche pure gli eventuali costi che comporterebbe. Intanto, però, l’immobile di Monte San Quirico, dopo il voto in Consiglio del centrodestra, è già di sicuro nelle disponibilità degli interessi privati: questa è l’unica certezza che abbiamo al momento”.

“Le attuali necessità socio sanitarie del territorio certo non richiedono la dismissione di spazi ma semmai il potenziamento delle strutture a disposizione dei bisogni delle cittadine e dei cittadini – conclude Bianucci – Per cui noi, a differenza del centrodestra, siamo coerentemente contrari sia alla vendita di una porzione di Campo di Marte, sia alla vendita dell’immobile di Monte San Quirico. Una volta ristrutturato, lo spazio dell’attuale Rsa sarebbe potuto anche essere destinato pure ad altre necessità pubbliche, come ad esempio la realizzazione del nuovo polo per le politiche giovanili che, sebbene stato già pianificato, ad oggi non è possibile realizzare nell’ex gasometro di Monte San Quirico. Ipotesi invece ormai tramontata, col voto in Consiglio, per l’interesse invece dell’amministrazione comunale di fare cassa”.