Rsa, i capigruppo di maggioranza: “Dalla minoranza in Consiglio solo critiche strumentali”

12 ottobre 2024 | 17:57
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Rsa, i capigruppo di maggioranza: “Dalla minoranza in Consiglio solo critiche strumentali”

Cecchini, Pierini, Di Vito, Fagnani e Fava: “Garantiti posti di lavoro, continuità contrattuale e progettualità future”

“Con la delibera recentemente approvata sul tema Rsa il consiglio comunale ha fornito un’indirizzo forte all’amministrazione: sono garantiti i posti di lavoro e la continuità contrattuale, al contempo ponendo le basi per progettualità future. Dalla minoranza giungono le solite critiche, vaporose e  strumentali”. Lo dicono i capigruppo di maggioranza Elvio Cecchini, Stefano Pierini, Alessandro Di Vito, Massimo Fagnani e Lido Fava. 

“Con la delibera – spiega nello specifico Di Vito – è stata assicurata la continuità del servizio comunale per due Rsa, sono stati garantiti i posti di lavoro e la continuità contrattuale. Non ci sono stati quindi licenziamenti, come fu per la Rsa villa Santa Maria,  per scelta politica dell’Amministrazione Tambellini. Oltre a questo, sono state poste le basi per una progettualità di Rsa al Campo di Marte nell ambito della neocostituenda Casa di Comunità hub. Ancora: si è presa la strada della ristrutturazione e messa a norma della Rsa ‘Casa Pia’ in modo da tenere all’interno della città un punto residenziale per anziani”.

“Adesso gli uffici – prosegue Di Vito – hanno un impegno chiaro e definito, con una progettualità a breve, medio e lungo termine. Anche questa volta la minoranza ha perso il treno e ha aperto bocca per far vibrare le corde vocali. La loro astensione segue due precedenti dichiarazioni di voto per un secco no alla delibera dell’amministrazione Pardini. La minoranza ha criticato e strumentalizzato la vendita dell’edificio che alloggia la Rsa di Monte San Quirico per difendere un  un bene comune che dovrebbe, per loro – restare di proprietà del comune. Siamo di fronte ad un’evidente carenza di memoria, oltre che di coerenza. Forse i consiglieri del Pd in testa, ma anche Bianucci e Vietina, non ricordano la vendita di una parte della manifattura sud un mese prima delle elezioni 2022. La manifattura non era forsedi proprietà comunale? Non rivestiva al tempo importanza strategica? Qual è il differente ragionamento della minoranza per difendere il bene comune di Monte San Quirico, rispetto alla manifattura? Prima di parlare, magari, dovrebbero riflettere sulle scelte compiute in passato. Noi siamo a fianco del sindaco e della giunta, per sviluppare questa importante progettualità per i cittadini e per gli operatori sanitari”.

“Non serve una perizia – aggiunge Cecchini – per sapere che la ristrutturazione della Rsa di Monte San Quirico è un intervento costoso, anche per l’adeguamento alla normativa sismica. Occorre inoltre considerare che la struttura pone grossi limiti alla realizzazione di un layout distributivo moderno e razionale con spazi adeguati alla vita degli ospiti, nonché con costi di gestione ordinaria e di utenza ottimizzati. Per ottenere questo risultato è necessario costruire una struttura specifica o ristrutturare un edificio che ha spazi adatti per il nuovo uso, ovviamente da valutare con una progettazione adeguata. La realizzazione di questi progetti implica lunghi tempi di gestazione e realizzazione; francamente sorprende che le stesse persone che hanno governato nei due mandati precedenti siano oggi così attivenel formulare soluzioni che non hanno avviato durante la loro consiliatura”.

Di stupore di fronte all’atteggiamento della minoranza parla anche Pierini: “La precedente amministrazione ha ceduto beni più importanti senza battere ciglio, ma adesso ci vorrebbe far credere che il problema è la Rsa di Monte San Quirico. Trattasi di ragionamenti ad uso e consumo dell’attuale minoranza, che nulla apportano al bene comune. Noi, al solito, preferiamo lavorare e volare più alto”.

“Di fronte ad una progettualità ben precisa ed efficacemente illustrata – aggiunge Fagnani –  che finalmente prende a carico il problema Rsa, trascurato da anni, l’opposizione produce una sterile polemica sull’alienazione di un edificio che sarebbe costosissimo ripristinare e mettere a norma. Questi costi li pagherebbero la città ed i cittadini tutti. La Lega è il partito del fare: mettiamo a disposizione dei nostri cittadini in difficoltà per età o patologia, che necessitano di assistenza professionale, una struttura moderna ed adeguata alle necessità. L’opposizione ammette i propri errori solo in parte. Noi siamo contro lo spreco di soldi pubblici. Si metta di lato l’ostruzionismo politico spicciolo e facciamo operazioni di buonsenso a favore della nostra comunità. E se per realizzare una residenza moderna e funzionale si rende necessaria la vendita di una struttura vecchia e fatiscente, non più a norma, siamo del parere che vada fatto senza alcun indugio”.

“La minoranza – conclude Fava –  ha svilito il dibattito riconducendo l’argomento soltanto alla vendita della Rsa di Monte San Quirico, evitando di entrare nel merito della questione, visto il fallimento della passata amministrazione rispetto alla gestione delle Rsa stesse”.