Ok in Consiglio al piano operativo con i voti della maggioranza e di Mammini (Pd)

Il sindaco Pardini: “Evitato il blocco edilizio”. L’ex assessore: “Il voto con un’amministrazione di segno diverso da chi l’ha adottato lo rende un monolite”. No agli emendamenti dell’opposizione
Approvato nel consiglio comunale di ieri (15 ottobre) in via definitiva il piano operativo, principale strumento urbanistico del territorio. Dall’entrata in vigore si abbandona il meccanismo della doppia conformità agli strumenti urbanistici che erano in vigore fino a questa razionalizzazione.
A illustrare il documento, che dopo aver recepito le osservazioni accolte è passato al vaglio della Regione, è stato il sindaco Mario Pardini. “Le osservazioni – ha detto – pari al 50 per cento di quelle presentate dai cittadini, hanno migliorato il piano. Questo anche grazie all’approfondito lavoro in commissione per cui ringrazio il dirigente Marioni che ha portato a termine nei tempi l’iter evitando alla città di andare in salvaguardia, ovvero al blocco edilizio. In aula torna il piano modificato dalle osservazioni accolte in primavera e dichiarato conforme dalla conferenza paesaggistica regionale. Con questo passaggio Lucca ha gli strumenti completamente rinnovati e molto semplici da usare”.
Il dibattito, come sempre quando si affrontano temi di urbanistica. Il capogruppo di Fdi Lido Fava si dice stupito dei 14 ementamenti presentati dall’opposizione alla schede norma da essi stessi proposte quando erano maggioranza. Luciano Panelli (Lucca2032) sottolinea l’importanza dell’approvazione delle modifiche al piano, in particolare alla possibilità di intervenire sui piani terra del centro storico, a determinate condizioni, anche a fini residenziali.
Lungo e appassionato l’intervento della consigliera Pd, Serena Mammini, che ha in apertura ringraziato gli uffici, dopo aver ripercorso la storia del rinnovo degli strumenti urbanistici dal lontano 2013: “Se fino a giugno 2022 ho potuto contribuire anche per un millesimo a rendere questo possibile, bene – ha detto – Direi che ne è valsa la pena e di questo sono molto contenta. Mettetela come vi pare, raccontiamocela ognuno a proprio modo, nel modo in cui può tornare più o meno utile a ognuno raccontarsela, certo è che stasera il Piano viene definitivamente approvato. Questo è il dato rilevante. Un punto di partenza imprescindibile per la nuova urbanistica. Lucca avrà completati i principali strumenti di pianificazione: dal piano strutturale al il piano operativo e a breve il regolamento edilizio. Una terna che consentirà al territorio di avere, dicevo, un punto di partenza solido, regole certe, risposte chiare e univoche, un ordine, un perimetro chiaro che crea i presupposti affinché un’urbanistica sana, porti i suoi effetti positivi sulla qualità della vita delle persone, sulla fruibilità del territorio e nel rispetto del territorio. Rispetto e amore che nella redazione dello strumento che stasera andiamo ad approvare, non è mai mancato”.

“Adesso però fate attenzione perché d’ora in avanti, davvero, chi pronuncerà la frase assai gettonata a tutte le latitudini politiche e per tutte le occasioni elettorali: “;anca la visione della città, manca l’idea di città”, a questo punto, dimostrerà di essere poco informato o in mala fede – dice Mammini – Certo, potrà non condividere totalmente questa visione, ma Lucca la visione ce l’ha eccome, e non è quella di qualche tecnico o assessore pazzo, ma il risultato di un lavoro che è partito dall’ascolto, in primis dei cittadini e dall’analisi delle esigenze della città. Una visione stampata sulla carta, bollinata da mille pareri e finalmente operativa e tra poche settimane efficace. Perché cosa sono gli strumenti urbanistici se non la visione della città? I fatti poi hanno voluto che fosse un’amministrazione diversa e di differente schieramento a chiudere il Piano adottato il 26 ottobre di tre anni fa. Ma se ci pensate questo lo rende ancora più forte, un monolite”.
“Le posizioni dei vari gruppi, dei diversi schieramenti sono cambiate nel tempo – prosegue – dall’avvio all’adozione, fino alle controdeduzioni e alla definitiva approvazione. Un iter travagliato anche perché inframezzato da una campagna elettorale con tutto ciò che ha comportato in termini di strumentalizzazione prima, durante e dopo, con l’asticella della polemica sempre sopra la media, con il dover dimostrare chi è più bravo, chi è più furbo… Un basso-continuo polemico che alla lunga stride con i reali interessi della città. L’apice di un certo atteggiamento, che non risparmia nessuno, a mio avviso, si è toccato la scorsa primavera con la presa di distanza di tutta l’attuale minoranza dal lavoro avviato dalla precedente amministrazione, ma poiché non voglio cadere in ciò che contesto da sempre e sto contestando anche in questo momento, ossia nella trappola di quella polemica sterile che svia dalla visione e dal tentativo di affrontare i reali bisogni della città, vado oltre. Vado oltre guardando al futuro che è adesso, che parte subito domani mattina perché di tempo da perdere proprio non ce n’è. Vado oltre dicendo un’altra volta che ciò che siamo chiamati a votare stasera segna un passaggio veramente importante per la città, il suo centro storico, i quartieri, le frazioni, i paesi, il suo territorio tutto”.
“Quindi, in un momento in cui i comuni limitrofi sono incagliati in una salvaguardia – e vi invito a leggere la legge regionale 65/2014 all’art.134, comma 1, lettere a), b), b bis), f) per capire davvero che cosa significhi per un comune trovarsi in regime salvaguardia – conclude – ecco, in un momento così l’urbanistica lucchese completa, a pieni voti, un percorso, taglia a testa alta un traguardo e abbandona la doppia conformità attiva oramai da troppo tempo gettando le basi per un suo ordinato cammino, non futuro, ma da subito”.
Il capogruppo Pd, Francesco Raspini, ha ribadito che in minoranza ci sono posizioni diverse e ha annunciato l’astensione del gruppo Pd (salvo la consigliera Serena Mammini, che vota a favore) ribadendo i dubbi sulla legittimità dell’iter e che sarebbe stato utile avere modo ad aprile di presentare emendamenti ricevendo il testo delle norme modificate dalle osservazioni, cosa che però venne negata.
Daniele Bianucci di Sinistra Civica Ecologista ha ricordato che se avessero vinto loro le elezioni i Verdi avrebbero avuto un consigliere e Sinistra con ne avrebbe avuti due, per cui ci sarebbe stata la forza politica per accogliere le osservazioni dei comitati che avevano chiesto scelte più ‘green’. Bianucci ha infine ricordato di essere rimasto, a differenza del resto dell’opposizione, salvo Serena Mammini e Silvia Del Greco, un aula votando sì a tutte le osservazioni dei comitati che manifestavano un interesse pubblico.
Per la Lega Armando Pasquinelli ha voluto sottolineare un dato politico: il voto compatto della maggioranza e un’opposizione che sul tema si è frantumata. Pasquinelli ha poi dato un plauso alla consigliera Mammini definendo ‘monumentale e coerente’ il suo discorso in aula.
Il dibattito è proseguito con qualche accento polemico. Il consigliere di Lucca Futura, Gabriele Olivati, ha affermato che il sindaco non ha saputo sul tema esercitare la sua leadership, affidandosi in tutto e per tutto agli uffici. Il consigliere di Forza Italia – Udc, Alessandro Di Vito ha ringraziato l’operato del dirigente Marioni che, anche in sede di commissione, aveva ricordato di non fare gli interessi dell’amministrazione ma della cosa pubblica, indipendentemente dal colore politico.
Dopo il dibattito si è passati al voto che ha visto il testo passare a maggioranza, con il voto favorevole di Serena Mammini (Pd) e l’astensione del resto dell’opposizione salvo i consiglieri Gabriele Olivati (Lucca Futura) e Daniele Bianucci (Sinistra Civica Ecologista) che hanno votato no.
Votati anche gli emendamenti: respinti i 14 della minoranza, illustrati dai consiglieri Alfarano e Olivati, e approvati quelli della maggioranza, tre, che erano stati illustrati dal presidente della commissione urbanistica Del Barga, che nel suo intervento, oltre a ringraziare gli uffici e la consigliera Serena Mammini per l’atteggiamento costruttivo ha anche lui stigmatizzato l’atteggiamento della minoranza che ha rinnegato il ‘suo’ piano e le schede norma a suo tempo adottate.
Il commento del sindaco
“Il piano operativo che è stata approvato definitivamente è lo strumento che disegna il futuro sostenibile della nostra città e che chiarisce, tutela e semplifica la gestione del nostro territorio – afferma il sindaco Pardini – Un lungo lavoro di conoscenza, di ascolto e approfondimento tecnico con tutti i portatori di interesse, un atto fondamentale dell’amministrazione comunale, adottato nel 2021 dalla precedente amministrazione, che l’attuale amministrazione ha migliorato – dove e quanto possibile – ha affinato e soprattutto ha reso più comprensibile nei suoi contenuti e utilizzabile da tutti, uno strumento atteso con giustificata impazienza dai cittadini e da tanti professionisti e imprenditori, un nuovo documento che ha mandato in soffitta il regime della doppia conformità degli strumenti urbanistici”.
Lucca, tra i primi capoluoghi provinciali in Toscana, ha finalmente i nuovi strumenti urbanistici aggiornati alla normativa regionale vigente e al Piano Paesaggistico regionale ed ha evitato, al tempo stesso, di incorrere nelle limitazioni delle salvaguardie edilizie derivanti dal non rispetto dei tempi di formazione degli strumenti urbanistici, potendo così iniziare una nuova stagione pianificatoria, anche attuativa, che partirà innanzitutto dal costante monitoraggio degli effetti derivanti dal suo utilizzo.
Il nuovo Piano operativo la cui procedura di elaborazione è iniziata nel dicembre del 2019 ha visto impegnato in questi anni un gruppo di altre 40 persone fra tecnici comunali e tecnici esterni con il contributo di studi professionali specializzati oltre che di due dipartimenti dell’università di Pisa.