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Assi viari, Articolo 9: “Le parole del consigliere Fantozzi? Vecchie e superate”

17 ottobre 2024 | 14:11
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Assi viari, Articolo 9: “Le parole del consigliere Fantozzi? Vecchie e superate”

Il movimento replica: “Il suo ragionamento fa pensare che proprio non abbia mai visto il progetto e non ne conosca affatto gli aspetti tecnici”

Assi viari, Articolo 9 replica al consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi.

Fantozzi (Fdi): “Gli assi viari sono una priorità per Lucca”

“Il suo ragionamento poteva essere valido decine di anni fa, quando si pensava che tutte le risorse fossero infinite ma ora è vecchio, superato e fa pensare che proprio non abbia mai visto il progetto e non ne conosca affatto gli aspetti tecnici. Oggi è dimostrato che aria, acqua e suolo, dunque la salute di tutti, sono compromessi e in via di esaurimento – spiegano -. Lei parla di termini apocalittici usati da chi non vuole gli assi viari, ma in realtà sono preoccupazioni frutto di attenta valutazione da parte di esperti nei diversi settori che hanno attentamente analizzato un progetto che non è migliorabile, perché tutte le richieste importanti di modifica non sono state accettate. Ma il punto non è questo. Il progetto non può essere migliorato perché è devastante. Le spieghiamo perché in parole semplici, seppur frutto di un’accurata analisi di tutti i dettagli”.

“Anche se non le interessano aspetti fondamentali, che probabilmente considera irrilevanti come il fatto che la strada, larga nel complesso 10 metri e alta tra 6 e 8 metri, in parte in viadotto e in parte in rilevato, frammenta la piana, separa aree abitate e persone, causa la perdita delle ultime aree agricole di pregio della Lucchesia, distrugge ambienti integri e preziosi, ci sono altri grandi problemi: le intersezioni sono insufficienti e la maggior parte delle aziende che si trovano intorno alla nuova strada non potranno usufruirne perché mancando gli accessi – proseguono -. Inoltre, il progetto, nonostante il grandissimo impatto, aveva una logica, valutata decine di anni fa e quindi superata, solo se fosse stato intero (asse nord-sud e asse est-ovest). Ad oggi, però, solo l’asse nord sud è in fase esecutiva e la sua utilità in quanto progetto ‘monco’, è praticamente nulla (riduzione dei tempi di percorrenza di 3 o 4 minuti al costo della distruzione del territorio). La città di Lucca continuerà ad essere intasata di auto che ruotano intorno al centro, nonché di camion che riforniscono le numerose attività commerciali lucchesi e che non utilizzeranno la nuova viabilità (questo punto è stato analizzato negli studi sul flusso del traffico)”.

“In buona sostanza, non smetteremo di avere tir intorno alle Mura. Questo lo devono sapere tutti e i cittadini non devono essere ingannati con il pretesto di liberare la circonvallazione. Inoltre, la strada inquinerà la falda così preziosa della piana, tanto che i pozzi in prossimità del tracciato saranno chiusi e in caso di piogge intense, che ormai sono la norma, la barriera dovuta al rilevato stradale sarà un ostacolo al deflusso delle acque con conseguente alluvione del territorio circostante – dicono ancora -. Infine, essendo la Piana di Lucca una delle più inquinate d’Europa, la costruzione della nuova strada con conseguente incremento dell’inquinamento dell’aria, di consumo del suolo e del non rispetto delle recenti direttive sul ripristino degli ecosistemi, comporterà l’attivazione di procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea. Consigliere Fantozzi, lei parla dell’ennesima tragedia dovuta a un incidente stradale e come soluzione propone nuove strade e sempre più auto? Gli assi viari che lei vede non risolvono il problema del traffico in viale Europa, ma semplicemente lo spostano nella zona della rotonda di Antraccoli: allo stato attuale del progetto questa è la sconsolante realtà”.

“Chi guarda al futuro, ai propri figli e nipoti chiede una visione politica più coraggiosa, soluzioni diverse, che già ci sono e che sono in linea con quanto ormai centinaia di città in tutta Europa stanno attuando, con evidenti dati oggettivi di riduzione di incidenti stradali e con miglioramento della qualità dell’aria. Basta voler ascoltare chi le propone, non farsene beffa. Bisogna capire che circolano troppe macchine; bisogna trovare il modo di gestire gradualmente la transizione ecologica potenziando e migliorando il trasporto su treno e autobus, realizzando una metropolitana di superficie (sulla piana esisteva in passato una tramvia), prevedendo parcheggi scambiatori in punti strategici da dove far partire la rete di mezzi pubblici e ciclabili, iniziando a realizzare interventi di ripristino degli ecosistemi capaci di migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente e di creare ‘ambienti spugna’ che preservino dalle alluvioni – concludono -. Sono soluzioni che il partito a cui è iscritto e il governo nazionale stanno semplicemente negando. La politica deve rispondere ai cittadini, alla scienza e soprattutto a chi nella Piana ci vive e vorrebbe continuare a farlo in salute pensando anche alle generazioni future e non solo al proprio egoismo”.