Olivati (Lucca Futura): “Piano operativo, giravolta di Pardini. Ignorate le richieste dei cittadini”

18 ottobre 2024 | 14:53
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Olivati (Lucca Futura): “Piano operativo, giravolta di Pardini. Ignorate le richieste dei cittadini”

Il consigliere di opposizione passa all’attacco: “La destra lucchese dovrebbe solo vergognarsi”

La destra lucchese dovrebbe solo vergognarsi, con un’approvazione del piano operativo in cui si è rimangiata tutte le promesse fatte, quando era all’opposizione e in campagna elettorale. Dopo aver promesso di rivoluzionare l’urbanistica, il sindaco Pardini è riuscito a far approvare un Piano peggiorativo rispetto a quello che avrebbe portato a termine il centrosinistra”. Inizia così la nota di Gabriele Olivati, capogruppo di Lucca Futura, che passa all’attacco dell’amministrazione Pardini.

Ok in Consiglio al piano operativo con i voti della maggioranza e di Mammini (Pd)

“Il sindaco, che si è tenuto la delega all’urbanistica, confida nel sospiro di sollievo che potranno tirare professionisti e aziende del settore edilizio, nel sapere che Lucca non andrà in salvaguardia il 31 dicembre 2024 – prosegue -. Ma la realtà è che il rischio del blocco edilizio nasce solo e unicamente dall’incapacità gestionale del sindaco Mario Pardini, che ha perso un anno e mezzo, cambiando due volte dirigente all’urbanistica e subendo le dimissioni da delegato al piano operativo del consigliere Cecchini. Alla fine, si è risolto nel chiamare un professionista dalla Regione Toscana con l’obiettivo non di migliorare il Piano ma di chiuderlo più velocemente possibile. Ma presto e bene non vanno insieme e infatti, arrivati in Commissione ad aprile, abbiamo scoperto che nemmeno sono state illustrate le norme modificate, ma solo le controdeduzioni da votare a scatola chiusa. Di fatto, un piano non modificabile amputando totalmente quella parte di partecipazione che era stata garantita dal centrosinistra, che prima ha aumentato di un mese il tempo per presentare le osservazioni, e poi ha aperto politicamente al mondo ambientalista nel programma di elettorale della coalizione”.

“Quella fase di riflessione, che poteva essere fatta a luglio 2022, anche riadottando parzialmente alcune parti del Piano, non poteva certo essere condotta ad aprile 2024 – continua -. Ha un bel dire, la destra lucchese, nel sostenere che sono state approvate molte osservazioni: la realtà è che sono state bocciate tutte quelle che chiedevano un ripensamento sulla parte più importante, relativa alle nuove edificazioni. Tutte le schede norma chiedono, a chi vuole edificare, di dare in cambio spazi pubblici alla collettività. Ma alcune schede erano chiaramente non adeguate e la cittadinanza ha sollecitato un ripensamento, come per la scheda di via Nerici a sant’Anna e quella di San Marco vicino al Campo Henderson. I cittadini hanno svolto, dal basso, un eccellente studio di analisi e valutazione delle proposte del Po, assolutamente propositivo e costruttivo, che era doveroso prendere in considerazione”.

“A causa prima della propria incapacità, e delle forzature procedimentali imposte da Pardini, la destra ha chiuso a tutte queste richieste, in qualche caso peggiorando le previsioni, come nel caso delle schede norma all’ex Molino Maionchi e ai Magazzini dell’ex Manifattura Tabacchi, in cui, nella nuova versione varata da Pardini, si consente di evitare la realizzazione di aree verdi, ovvero il ‘depaving’ che avviene in tutte le città più avanzate. Consapevole del proprio lavoro parziale, la maggioranza annuncia già ulteriori varianti. Speriamo che non aggiungano altri danni, dopo la prova di approssimazione e superficialità che hanno dato alla città. Di fronte a questa destra inadeguata – conclude -, è ancora più importante l’opera di vigilanza dei cittadini e delle forze politiche che credono nella partecipazione, nella tutela del verde e della lotta al consumo di suolo”.