Torselli (Fdi) porta in Europa le battaglie del cartario: “Serve un cambio di passo su nucleare e energie rinnovabili”

28 ottobre 2024 | 13:55
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Il neo-parlamentare europeo a Lucca: “Un’azienda lucchese pafa un megawattora di energia 300 euro, una spagnola 150. Non è accettabile”

Il caro-energia e gli allarmi sulla competitività lanciati dal settore cartario lucchese (anche durante il Miac) finiscono al centro della discussione dell’Unione Europea. La battaglia sarà portata avanti anche dal neo-parlamentare europeo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, eletto durante le elezioni di giugno grazie anche ai voti dei cittadini lucchesi.

Taglio del nastro per la 30esima edizione del Miac: il caro-energia preoccupa il settore cartario

Torselli, uno dei tre europarlamentari toscani insieme a Nardella (Pd) e Ceccardi (Lega), questa mattina (28 ottobre) ha fatto il punto con un primo appuntamento ufficiale in Provincia nella la sede provinciale di Fratelli d’Italia in viale Cavour a Lucca. Alla conferenza stampa presenti, tra gli altri, anche il consigliere regionale Vittorio Fantozzi, il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Riccardo Giannoni, il consigliere provinciale Simone Frugoni, l’assessore Nicola Buchignani e alcuni consiglieri comunali di Lucca.

“In Europa faccio parte di tre commissioni che sono quelle cosiddette produttive: industria, ricerca e energia; commercio con l’estero e lavoro e affari sociali. Le tre commissioni, quindi, che si occupano del mondo produttivo – le parole di Torselli -. Lucca è sicuramente una provincia che in Toscana ha tantissimo da dire in questo ambito. Ha il comparto cartario che con l’Europa ha a che fare quotidianamente: penso a tutta la battaglia sulla decarbonizzazione e al riuso degli scarti industriali. È un comparto fortemente energivoro e ha bisogno delle battaglie che il governo italiano ha già sposato da tempo e che sta portando avanti sull’efficientamento e sull’autonomia energetica. Ad oggi mi sento di dire che la principale battaglia riguarda l’energia: non è pensabile che un’azienda lucchese che produce carta paghi un megawattora di energia 300 euro e una concorrente di una ditta lucchese che ha sede a Valencia, in Spagna, paghi lo stesso megawattora 150 euro. La competizione è bella, il mercato è bello perché è competitivo e le nostre aziende hanno tutto il know-how per essere le prime, ma se si fa una gara al traguardo arriva primo chi è più bravo, ma la partenza deve essere tutti alla stessa linea. Oggi non è così perché le nostre aziende pagano un gap del costo dell’energia drammatico rispetto alle rivali europee. Su questo dobbiamo assolutamente intervenire”.

Francesco Torselli a Lucca

“L’esempio dei costi tra Lucca e Spagna è emblematico – prosegue -. Questo è dovuto alla presenza molto più massiccia di energie rinnovabili in Spagna rispetto al nostro Paese. Oggi, per volere di questo governo, si riapre giustamente la discussione sul tema del nucleare (di nuova generazione, pulito e sicuro), ma il dramma è chi ha governato fino ad oggi in Italia faceva l’antinuclearista convinto e l’ultrà delle energie rinnovabili e poi all’atto pratico oggi l’Italia è in Europa il fanalino di coda anche sulle rinnovabili e paga gap enormi. Chi ha governato fino ad oggi ha fatto filosofia e con la filosofia non si accendono i macchinari e non si mandano avanti le industrie. Quindi oggi serve un cambio di passo sul nucleare e sulle energie rinnovabili di cui il nostro paese dovrebbe essere la locomotrice d’Europa”.

Dopo la conferenza stampa, il neo-parlamentare europeo Francesco Torselli incontrerà il sindaco Mario Pardini.