Barsanti vicesindaco, Menesini: “Una chiara scelta politica ma che allontana l’area moderata in ottica 2027”

9 novembre 2024 | 13:14
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Barsanti vicesindaco, Menesini: “Una chiara scelta politica ma che allontana l’area moderata in ottica 2027”

Il consigliere provinciale ed ex sindaco di Capannori: “Ci vuole un patto fra la politica e la società silenziosa per un futuro di speranza, sogno e crescita sostenibile”

“Aver dato la carica di vicesindaco a una forza politica di estrema destra (non parlo delle persone, parlo di politica) non va letta come azione conseguente del risultato elettorale di due anni e mezzo fa, ma come scelta politica verso le prossime elezioni comunali del 2027”. A dirlo è l’ex sindaco e presidente del consiglio comunale di Capannori e consigliere provinciale, Luca Menesini.

“Un sindaco, a metà del primo mandato, fa scelte pensando al futuro, in funzione della rielezione – dice Menesini – E questa scelta ci dice che l’alleanza con l’estrema destra è imprescindibile, strategica, solida. Proprio in vista del 2027.  Il sindaco di Lucca ha ben capito che non sta riuscendo a conquistare l’elettorato moderato e quindi punta tutto – per sperare di non finire al ballottaggio – sull’estrema destra. Ovviamente non condivido la strategia che sta portando avanti, perché dimostra poco coraggio e poca visione per la città di Lucca, che merita un primo cittadino capace di interpretare l’identità lucchese, compreso il moderatismo che l’ha caratterizzata dalla liberazione in poi, e di proiettarla verso le nuove sfide che una città capoluogo, in una regione come la Toscana, si trova a vivere”.

“Legarsi a doppio filo ai voti dell’estrema destra – spiega Menesini – significa tradire la maggioranza dei lucchesi, che erano convinti che il sindaco avrebbe portato avanti i valori di Lucca, quali la libertà, la solidarietà, il pluralismo. Lucca oggi necessita di risposte serie su che tipo di città vuole essere, su come si vuole proiettare nei prossimi anni, perché altrimenti rischia di assumere un’identità dettata “da chi viene da fuori” quando invece noi sappiamo che i lucchesi hanno da dire la loro”.

“Vedo Lucca – è la visione dell’esponente Pd – come la capitale del volontariato e del terzo settore, supportato e valorizzato dall’amministrazione comunale con progetti pilota di affiancamento della solitudine, di sostegno agli anziani, per i giovani, per lo sport, per l’ambiente, di espansione di quel senso di comunità che rende grande una comunità.  Vedo Lucca come capitale della bellezza, non intesa soltanto come storia e monumenti, dei grandi eventi che la “internazionalizzano” ma intesa anche come stili di vita che mettono al centro il benessere della persona, che valorizza il suo verde e trova equilibrio tra cultura e ambiente, che attrae arte e cultura di qualità. E che gestisce i flussi turistici, senza subirli.  Vedo Lucca come capitale del made in Tuscany grazie alla laboriosità e creatività dei nostri comparti produttivi, industriali artigianali e commerciali, che necessitano di una guida nella pubblica amministrazione per accompagnare il cambiamento in atto (transizione digitale ed ecologica) e vincere le sfide future”.

“La presenza di questa destra – conclude – è un deterrente all’allargamento alla parte più moderata dell’elettorato e della politica. Il primo esempio sono state le elezioni provinciali. È stata tentata un’operazione politica, andata male proprio per questo. Una parte di mondo moderato già trova difficoltà con Fratelli d’Italia, figuriamoci con Casapound e Difendere Lucca. È qui che ci vuole coraggio. Il coraggio delle scelte. E mi sorprende che la giunta di Lucca non si renda conto del danno d’immagine che ne subisce la nostra città.  Si sta delineando un’immagine diversa da quella della società civile lucchese e questo deve far riflettere tutti. Ci sono tante energie che oggi restano soffocate e inespresse che dobbiamo liberare”.

Ci vuole un patto fra la politica e la società silenziosa – conclude – ma che osserva e valuta per far tornare a emergere, con le elezioni del 2027, il cuore e l’anima di Lucca e proiettarle in quel futuro di speranza, sogno e crescita sostenibile che la città e i cittadini meritano”.