Consiglio sulla pace disertato dal centrodestra, la minoranza: “Un atto di miopia politica”

L’opposizione all’indomani delle polemiche in aula: “Sono temi che ci riguardano da vicino, soprattutto se parliamo un conflitto che sta sconvolgendo il Mediterraneo”
“Siamo rimasti davvero allibiti nel constatare che la maggioranza di destra ha deciso di abbandonare l’aula prima della discussione sul consiglio comunale straordinario convocato sul tema della crisi mediorientale, tristemente, e di nuovo, agli onori delle cronache mondiali dopo il tragico attentato del 7 ottobre 2023 e dopo i massacri che la popolazione palestinese è stata costretta a subire a causa della guerra scatenata dal governo di Israele“. Così si esprime l’intera minoranza in consiglio comunale, dopo le il centrodestra (salvo i consiglieri della Lega, Azzarà e Pasquinelli) sono usciti ieri (12 novembre) dall’aula.
“È vero, si tratta di problemi che non si risolveranno con una seduta del consiglio comunale – dice l’opposizione – Ma è anche vero che siamo soggetti politici e non solo amministratori: la questione è molto sentita nell’opinione pubblica e, non ultimo, i consigli comunali di tutta Italia hanno una lunga tradizione di dibattiti politici anche su temi di attualità nazionale e internazionale. Le amministrazioni comunali non servono solo a tappare le buche e a consegnare le carte d’identità – per quanto si tratti di competenze fondamentali – ma hanno anche il compito di dare voce e spazio a dibattiti su temi che, direttamente o indirettamente, incidono sulla nostra vita quotidiana”.
“Per questo riteniamo che l’atteggiamento tenuto dai gruppi di destra sia stato non solo irrispettoso verso il consiglio comunale: se una cosa simile l’avesse fatta l’amministrazione precedente sarebbe stata tacciata di autoritarismo dalle anime belle che ora purtroppo giacciono addormentate o intente a curare il proprio personale orticello – prosegue la nota – Ma siamo altresì convinti che si tratti di una vera e propria miopia politica: Lucca è un comune capoluogo e con una storia di grandi relazioni internazionale. E con tutto il rispetto per le realtà più piccole, il consiglio comunale rappresenta una realtà di quasi 100mila abitanti, capofila di un territorio di quasi 400mila. La guerra e la pace ci riguardano da vicino, soprattutto se parliamo un conflitto che sta sconvolgendo il Mediterraneo, mare da cui dipende la nostra sicurezza nazionale e che ha enormi e immediati riflessi anche sul benessere del nostro paese, come è dimostrato dalle gravissime conseguenze che la nostra economia sta subendo dopo che il traffico commerciale lungo il Mar Rosso e il Canale di Suez è stato compromesso anche a causa dello scoppio di quel conflitto. Pensano, forse, i consiglieri di maggioranza che tutto questo non sia di alcun interesse, ad esempio, per l’industria cartaria e meccanica che fa della sicurezza dei traffici marittimi uno dei vettori di sviluppo?”.
“Pensano costoro – proseguono i consiglieri – che i più che prevedibili riflessi, anche migratori, del perdurare di una crisi umanitaria che vede coinvolti milioni di palestinesi non abbia alcun rlflesso prima o poi anche nella vita cittadina? E poi avete il coraggio di far credere ai lucchesi gli inevitabili problemi li risolverete con le fantomatiche ordinanze dell’assessore alla sicurezza o con i post tonitruanti del sindaco o del neovicesindaco? Ringraziamo, in tutto questo chi, come il consigliere Pasquinelli della Lega, ha avuto rispetto dell’ aula e del tema”.
“Miopia, dunque. Ma anche ipocrisia e incoerenza – conclude l’opposizione – Quali altri aggettivi utilizzare per una destra che oggi esce dal Consiglio con la scusa che gli argomenti all’ordine del giorno non sono di stretta competenza comunale e lunedì prossimo ha già calendarizzato una mozione sulla “difesa di confini”. Chissà forse qualcuno è nostalgico dei confini della gloriosa Repubblica di Lucca o forse qualcuno pensa di sottrarre alla Polizia di Stato la gestione delle frontiere. Più probabilmente l’argomento delle “competenze del Comune” è buono quando si vuole tappare la bocca all’opposizione, meno quando serve invece portare avanti la propria propaganda.
E a proposito di propaganda e di consigli comunali straordinari: siamo sempre in attesa di quello promosso – forse per una voce dal sen fuggita – dal presidente del Consiglio con un vigoroso annuncio social estivo. Cominciamo a temere che l’attesa sarà ancora lunga. La preoccupazione per la sicurezza, così come le vicende internazionali, va bene quando può essere usata contro gli avversari; poi si finisce a governare e, come su molte altre, cose non si sa che pesci prendere. E quindi, di nuovo, meglio scappare”.