Consiglio sulla pace, la sinistra radicale: “Impedita l’esposizione di striscioni che portavano la voce dei palestinesi”



Partiti e movimenti: “Altro che consiglio aperto, un’assise limitata a poche voci pilotate”
Consiglio comunale sulla pace, ecco la posizione di Collettivo Nuova Resistenza, Santa Frociə, Non una di Meno Lucca, Assemblea No guerra No Base, Collettivo di Iniziativa Popolare, Potere al Popolo Lucca e Giovani Comunisti Lucca.
“Un consiglio comunale lanciato come “aperto” – dice – ma in realtà pilotato dalle forze di maggioranza e di opposizione che hanno limitato gli interventi a pochi invitati. L’obiettivo è stato evidentemente quello di escludere deliberatamente i soggetti politici e sociali che dall’inizio del genocidio hanno portato avanti la mobilitazione a fianco della resistenza e del popolo palestinesi, a tutto vantaggio di una narrazione equilibrista sulla situazione a Gaza e in Libano. Lo scopo è, di nuovo, equiparare Israele e Palestina, in un umanesimo lacrimevole che confonde oppressi e oppressori, criminali internazionali e resistenza”.
“L’unico messaggio che sarebbe dovuto uscire da un consiglio comunale è quello di condanna del genocidio e dello Stato criminale di Israele – concludono – Per questo motivo abbiamo partecipato al Consiglio, esponendo striscioni che portassero la voce dei palestinesi e che denunciavano la chiusura del consiglio a poche posizioni autorizzate. Di fronte a questo atto, il presidente Torrini ha chiesto immediatamente l’intervento della municipale. Lucca è ancora una volta fuori dalla storia, come dimostrano i movimenti in tutto il mondo che dicono tutti la stessa cosa: la pace non si otterrà fino a che non avrà fine l’occupazione israeliana e finché non sarà garantito il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e al ritorno”.