Maggioranza esce da Consiglio sulla pace, Luca Baccelli: “Affetti da ignoranza offensiva della memoria storica”

Il professore e figlio dell’ex sindaco democristiano di Lucca che volò in Cile per sostenere il referendum anti Pinochet: “Da sempre i consigli comunali si occupano del tema”
“Accade a Lucca: la maggioranza di un consiglio comunale che se ne va per impedire che si svolga una seduta straordinaria richiesta dalla minoranza. Questo ha reso impossibile discutere una mozione sul massacro di Gaza, per richiedere il cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi, il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’educazione alla pace, redatta dal Forum per la pace mesi fa”. A dirlo il professor Luca Baccelli, che così commenta l’assise di ieri a Palazzo Orsetti dove della maggioranza sono rimasti in assise i soli Azzarà e Pasquinelli della Lega.
“Se ce ne fosse ancora bisogno la dice lunga sulla concezione della democrazia della maggioranza Fdi-Lega-Forza Italia-civici e post (?) Casa Pound – dice Baccelli – Del resto coerente con le politiche repressive del governo Meloni contro lo Stato di diritto e il diritto europeo e internazionale. L’aria che tirava si era capita dall’invito (cortesemente declinato) di partecipare al generale Vannacci. E la rappresentante dell’associazione Italia-Israele, anch’essa invitata dalla maggioranza, ha tenuto un intervento totalmente allineato al goveno Netanyhau che ha rivendicato l’identificazione di antisionismo e antisemitismo. Il consigliere Fava a nome di tutta la maggioranza ha motivato la fuga con queste parole: “Non riscontriamo la necessità di effettuare un consiglio straordinario dedicato a queste tematiche, che esulano dalla competenza territoriale dell’emiciclo, e il cui allestimento rappresenta un costo per la comunità”. Hanno altro da fare, per esempio azzerare i contributi per l’affitto alle famiglie in difficoltà”.
“Ma si deve aggiungere che sono affetti da un’ignoranza offensiva della memoria storica – conclude Baccelli – Per decenni i consigli comunali si sono occupati di temi generali, e le amministrazioni hanno svolto un ruolo importante per la cooperazione internazionale, l’educazione alla pace e la diplomazia dal basso. A cominciare dall’esperienza pionieristica del sindaco democristiano di Firenze, Giorgio La Pira, ripresa da un lucchese, Massimo Toschi, con la Regione Toscana. E per motivi personali ricordo molto bene un sindaco di Lucca, anche lui democristiano, che volò in Cile per partecipare a una missione degli enti locali italiani a sostengo del referendum che avrebbe mandato a casa Pinochet”.