Niente Cas ad Antraccoli. Sindaco trova l’intesa: l’immobile sarà utilizzato per l’emergenza abitativa

Siglato l’accordo fra Comune di Lucca e Misericordia. Incontro con i residenti per l’annuncio con il prefetto Giusi Scaduto
Saranno utilizzati per finalità sociali i locali dell’immobile ad Antraccoli che l’Arciconfraternita di Misericordia di Lucca aveva preso in locazione per l’accoglienza dei richiedenti asilo. È quanto emerso all’esito di diversi incontri tenutisi presso la Prefettura di Lucca a cui hanno partecipato i rappresentanti dell’amministrazione comunale e della Misericordia.
Nei giorni scorsi Comune e Misericordia hanno siglato un’intesa nella quale vengono individuati i termini e le modalità di utilizzo della casa dove saranno accolte le famiglie in difficoltà residenti sul territorio. L’accordo consentirà al Comune di potenziare l’offerta abitativa a fronte di una crescente domanda ai servizi sociali, affidandone la gestione alla suddetta Associazione.
Ne ha preso atto il prefetto Giusi Scaduto che oggi ha voluto incontrare i cittadini residenti in corte Antraccoli, insieme al sindaco Mario Pardini, all’assessore Giovanni Minniti e al proposto della Misericordia Luca Papeschi.
Il sindaco e l’assessore Minniti hanno ringraziato il prefetto di Lucca e la Misericordia per aver consentito un diverso utilizzo dell’immobile per far fronte all’emergenza del disagio abitativo temporaneo.
“Partendo dal fondamentale ascolto dei cittadini – dice il sindaco Pardini – è avvenuta un’interlocuzione con Prefettura e Misericordia, che ha portato a rivalutare la destinazione di quell’immobile a favore di un utilizzo ritenuto più efficiente, ossia per far fronte all’emergenza abitativa temporanea. Ringrazio sua eccellenza il Prefetto di Lucca Giusy Scaduto per un’interlocuzione che si è svolta nelle sedi istituzionali e lontano dal clamore mediatico”.
Soddisfatta l’0norevole Elisa Montemagni: “Ad Antraccoli il Cas non nascerà, l’immobile preso in locazione dalla Misericordia verrà destinato all’emergenza abitativa – dice – Una risoluzione positiva di una vicenda che ci preoccupava e su cui abbiamo lavorato come istituzioni. Nei mesi scorsi ho avuto modo di interloquire con amministrazione e prefetto sullo spinoso tema del Cas di Antraccoli, ribadendo in tutte le sedi la mia contrarietà e quella della Lega all’ipotesi che si prospettava di inserire degli immigrati in quel contesto particolare e inadatto”.
“Ho sempre trovato convergenza di idee col sindaco e l’assessore al sociale Minniti che dal primo momento si sono impegnati aprendo un dialogo serrato con Misericordia e Prefettura per la risoluzione del problema. Devo quindi ringraziare Mario Pardini, Giovanni Minniti e il prefetto Scaduto per l’ascolto e per la volontà di trovare una soluzione che oggi è finalmente arrivata. Un lavoro di squadra, collaborazione e dialogo tra istituzioni che, anche in questo caso, si è dimostrato la strada migliore per dar risposte al territorio e ai cittadini”.
“Vittoria, niente migranti ad Antraccoli. Siamo molto soddisfatti che, come dicevano i residenti ed i rappresentanti della Lega a tutti i livelli, si sia finalmente compreso che il progetto Cas ad Antraccoli era inadeguato, pericoloso e non percorribile, e che quindi si e’ rinunciato ad alloggiare i 40 migranti nella corte della frazione di Lucca. Evidentemente le manifestazioni pubbliche, la pressione mediatica ed ancora prima le palmari ragioni esposte a piu’ riprese al Prefetto di Lucca per dire no a quel progetto sono state utili a far recepire il quadro della situazione”. Così Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega e Massimo Fagnani, capogruppo della Lega a Lucca.
“Voglio ringraziare in primo luogo i tanti esponenti del mio partito – Susanna Ceccardi, il segretario della Lega di Lucca Salvadore Bartolomei e l’intero gruppo consiliare lucchese – dice Baldini – che si resero disponibili immediatamente ad interlocuire con i cittadini dandosi da fare per evitare una situazione che sarebbe stata esplosiva. Parimenti ringrazio il sottosegretario al ministero dell’Iiterno Nicola Molteni al quale feci pervenire un dossier molto preciso in merito e subito attenzionato, così come l’amministrazione comunale nelle persone del sindaco Mario Pardini e del vicesindaco Giovanni Minniti ed altresì gli stessi nostri parlamentari eletti nel collegio Elisa Montemagni ed Andrea Barabotti che si sono adoperati anche loro sul tema. Martedì prossimo è calendarizzata in commissione sociale a Firenze l’audizione dell’assessore Ciuoffo in risposta alla mia interrogazione 768 riguardante il progetto della Misericordia di Lucca per la creazione di questo centro di accoglienza, ma evidentemente, se tutto sara’ confermato, ci sara’ solo da prendere atto di un problema risolto”.
“Il gruppo consiliare della Lega di Lucca è stato molto determinato in questa partita – aggiunge Massimo Fagnani, capogruppo in consiglio comunale – immediatamente presente a tutti gli incontri presso la corte di Antraccoli favorendo un dialogo costruttivo fra cittadini ed amministrazione. Siamo soddisfatti che, con l’aiuto di tutti, si sia riusciti in questo successo che sarebbe potuto diventare un problema enorme per un quartiere già sovraffollato e per l’intera comunità della zona. Non ci può essere vera integrazione senza tener conto delle legittime istanze del territorio”.
“Stop all’apertura del Cas ad Antraccoli con 40 persone all’interno della struttura nella corte, ascoltate le esigenze e le richieste dei cittadini di cui Forza Italia si era fatta portavoce”. Lo dichiarano i consiglieri comunali Alessandro Di Vito e Giovanni Ricci insieme a tutto il partito. “In questi mesi abbiamo invitato il sindaco sul posto, e dopo l’interlocuzione con il prefetto e le altre istituzioni interessate – aggiungono – si è riusciti a trovare la migliore soluzione per venire incontro alle esigenze della cittadinanza e a salvaguardare le caratteristiche della corte stessa. Un importante risultato che tutela tutti, Forza Italia è stata determinante e non ha mai arretrato sullo stop, ringraziamo il sindaco Pardini e la Prefettura. È sempre fondamentale dialogare col territorio”.