Potere al Popolo contro la “turistificazione selvaggia”. Servono “strategie per non diventare un parco giochi”



“Peccato che la comunità locale sia spinta a traslocare fuori Mura e che diventi quasi impossibile per chi ha un reddito medio basso passare una serata in città”
“Si modifichi il regolamento comunale e si subordini la concessione del suolo pubblico di ristoranti e bar al rispetto dei contratti di lavoro e si aumentino i controlli in questo senso. Si smetta di spingere sugli Assi Viari e si dia il via a una vera rivoluzione della mobilità per rendere il centro realmente fruibile per tutta la popolazione di Lucca”.
Sono alcuni de suggerimenti che Potere al Popolo Lucca si sente di dare all’amministrazione comunale dopo i dati sul turismo presentati dal sindaco Pardini. Poi ci sono: “Si internalizzi il settore cultura e si smetta di appaltare i servizi turistici a cooperative che notoriamente inquadrano i dipendenti in contratti da fame. Tutto questo lo sappiamo non è mai stato realizzato prima dal centrosinistra – che pure dovrebbe iniziare a ragionare sull’argomento, visto che il processo riguarda tutta la Piana – e non sarà sicuramente realizzato da Pardini. La destra sociale, come si vede, di sociale non ha niente”.
“Pardini – sottolineano da PaP -, insieme al suo compare Remo Santini, dice che finalmente Lucca compete con Firenze, e che il turismo di Lucca è sostenibile e vicino alla comunità locale. Peccato che la comunità locale, a parte pochi residenti proprietari, sia sempre più spinta a traslocare fuori le Mura, e che diventi quasi impossibile per chi ha un reddito medio basso passare una serata in città. Lasciando da parte per un momento il proliferare di affitti brevi durante il Lucca Comics che costringono gli affittuari a lasciare la propria abitazione per quei cinque giorni, il trend generale segue la strada che Firenze, questo sì, caro Pardini, ha intrapreso già da tempo. Quella della turistificazione selvaggia, senza strategie che permettano a Lucca di rimanere una città e non un parco giochi precluso a chi il territorio lo vive ogni giorno: dalle famiglie, agli anziani che a Lucca ci sono nati, ai giovani che si trovano a lottare per realizzare un mezzo concerto perché non ci sono spazi di aggregazione.
Nell’agosto 2024 Demoskopika aveva già lanciato l’allarme sul rischio moderato di overturism che Lucca corre e di cui Pardini tanto si allieta. Dove sono le strategie per evitare il proliferare degli affitti brevi a danno delle residenze? Dove le strategie per combattere il lavoro nero e grigio che nel settore turistico ha percentuali così alte? Dove un trasporto pubblico sostenibile e una mobilità dolce per evitare il sovraffollamento e il consumo di suolo per fare parcheggi? Dove l’investimento, prima di tutto sui lavoratori della cultura, per poi proporre un turismo culturale di qualità?
Eppure i suggerimenti da cui prendere spunto non mancano. Si rivedano i canoni di concessione degli immobili e del sottosuolo comunale e si orientino i ricavi della tassa di soggiorno alla tutela del diritto alla casa, per implementare i servizi e la vivibilità, piuttosto che sprecare risorse in mega eventi che non portano il guadagno sperato (200mila euro per Lucca Magico Natale). Firenze, ad esempio, ha già intrapreso la via del blocco delle licenze per le case ai turisti e Nardella sicuramente non è un comunista”.