Lucca perde posti nella classifica di Italia Oggi, Fantozzi (Fdi): “Non basta il traino del comune capoluogo”

18 novembre 2024 | 17:55
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Lucca perde posti nella classifica di Italia Oggi, Fantozzi (Fdi): “Non basta il traino del comune capoluogo”

Il consigliere regionale: “In Provincia serviva un cambio di passo, con questa sinistra non si va da nessuna parte”

”Ancora una volta il dato della provincia di Lucca nella classifica annuale di Italia Oggi, che compara tutte le province italiane, è deludente, con un piazzamento in 58esima posizione, il che significa perdita di sette rispetto allo scorso anno.  Analizzando i dati, è facile capire che non bastano le performance di Lucca per contrastare altri numeri negativi e che sono certamente dovuti a un mancato sviluppo dell’intera provincia e a deficit che ci portiamo dietro da anni, come per le infrastrutture”. Lo dice Vittorio Fantozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale della Toscana.

“La riprova di tutto questo è nelle sottoclassifiche – dice il consigliere regionale – La provincia di Lucca eccelle solo nel turismo, mentre negli altri indicatori arretra. Infatti, nessuno può negare il clamoroso boom di Lucca sotto il profilo turistico e di reputazione che la città sta avendo con l’amministrazione Pardini e non stupisce che Lucca si collochi, per questo specifico settore, addirittura al 15esimo posto nazionale. Numeri, questi, che sono ascrivibili sostanzialmente al capoluogo, mentre il resto della provincia non ha fatto certo registrare exploit di questa valenza. Era per questo che noi auspicavamo, nelle elezioni di secondo grado che si sono recentemente tenute per la Provincia di Lucca, che ci fosse un cambio di passo, il riconoscimento che con questa sinistra lucchese non si va da nessuna parte”.

“Non lo dico io perché opposizione in Provincia e in Regione, lo dicono i fatti e i numeri che la sinistra sia più interessata al potere, e alla gestione dello stesso, che allo sviluppo del territorio – conclude – Le ultime uscite all’interno del perimetro della sinistra lo confermano: Azione Altopascio contro D’Ambrosio e Menesini sulla circonvallazione, sindacati e Pedreschi contro la gestione del Consorzio di Bonifica e oggi Vezzosi contro Raspini sono segnali di una guerra interna che va a svantaggio dei cittadini”.