Contributo per gli affitti: parte la raccolta firme del Pd per chiederne il ripristino
Il partito lucchese capofila di una protesta nazionale: “ll governo Meloni ha tagliato 330 milioni di euro e il Comune di Lucca ha deciso di eliminare completamente il sostegno”
Nasce a Lucca una petizione per chiedere il reintegro del contributo sugli affitti e per la morosità incolpevole, misura cancellata a livello nazionale da governo Meloni e demandata agli enti locali. Non tutti i comuni però hanno deciso di reintegrarla, Lucca per esempio in questo 2024 ha deciso di cancellarla totalmente.
“Contributo affitto subito”, è questo il nome della campagna presentata oggi, venerdì 29 novembre, dal Partito Democratico di Lucca, che lancia sia la petizione online su change.org rivolta al Governo Meloni sia una mobilitazione sul territorio con banchetti e raccolta firme. A presentare l’iniziativa sono stati Valentina Mercanti, presidente dell’assemblea regionale Partito Democratico e consigliera regionale del gruppo Pd, Francesco Battistini, membro della segreteria regionale PD, Mario Dianda, membro della segreteria comunale PD con delega al sociale, Gabriele Marchi, segretario comunale Partito Democratico ed Enzo Alfarano, consigliere comunale del Partito Democratico, In collegamento ha partecipato anche Pierfrancesco Majorino, membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.



“Siamo qui oggi (29 novembre) per annunciare l’avvio di una campagna di sensibilizzazione e mobilizzazione che è una misura importante per i cittadini lucchesi più in difficoltà e che è stata originariamente tagliata dal governo Meloni ma che vari comuni hanno deciso almeno parzialmente di coprire con risorse proprie – dichiara Mario Dianda membro della segreteria del Pd comunale con delega al sociale -. Il Comune di Lucca per il 2024 non ha al momento rifinanziato questa misura, una decisione che secondo noi è assolutamente controproducente da tutti i punti di vista e per questo abbiamo fatto vari appelli al sindaco che sono rimasti inascoltati, anche insieme ad altre forze politiche e sindacali. Speriamo che questa richiesta, fatta direttamente dai cittadini, riceva un maggior ascolto”.
Il governo Meloni tagliando il contributo per gli affitti ha cancellato una spesa di 330 milioni di euro, facendo ricadere la cifra sulle casse degli enti locali. La provincia di Lucca nel 2023 è l’unica in Toscana con un incremento del 31 per cento degli sfratti e una maggiorazione del canone di affitto del 9 per cento.
“Questa mattina come Partito democratico locale e regionale vogliamo lanciare la massima attenzione sul tema della casa e in particolare sul tema del contributo affitto e della morosità incolpevole – dice la consigliera regionale del Pd, Valentina Mercanti -. Purtroppo ad oggi ci risulta che il governo continua a non mettere risorse sull’manovra per dare una contribuzione all’affitto, che unito al taglio degli enti locali rischia veramente di diventare una vera e propria bomba sociale. I Comuni su questo sono completamente lasciati soli a se stessi. Il tema della casa vista la fragilità sociale che si è acuita nel post Covid, ha creato una società molto polarizzante, tra chi è cresciuto e sta bene e chi invece sta male, sappiamo benissimo che la forbice all’interno della società purtroppo si è molto ampliata”.
In Italia sono 2 milioni e mezzo le famiglie in difficoltà per poter pagare un tetto sopra la testa, nella regione Toscana le famiglie che non riescono a pagare l’affitto sono 250mila.
“Il problema della casa non è solo il problema di mancanza di fondi – spiega Francesco Battistini della segreteria regionale del Pd – È un problema importante e a darci un’idea sono appunto i numeri delle persone che hanno bisogno di accedervi. Persone che ogni anno sono sempre di più. Questa raccolta firme parte da Lucca, ma ha l’ambizione di espandersi anche a livello nazionale”.
Numeri che sono citati anche dal consigliere comunale del Pd, Enzo Alfarano: “Il Comune di Lucca nel 2022 metteva nel bando del contributo per gli affitti una cifra superiore al milione di euro, nel 2023 erano 500mila euro, nel 2024 il solo contributo regionale arriva a 100mila euro, una cifra purtroppo insufficiente per venire incontro alle molte famiglie che ne hanno bisogno – dice Alfarano -. Oggi il contributo per l’affitto non riguarda solamente la parte di popolazione che si trova in povertà estrema, ma anche a chi sembra passarsela un po’ meglio. Purtroppo per pagare un affitto ci vogliono cifre corrispondenti a 4 mensilità, di conseguenza il problema colpisce molte più persone. Su Lucca non si fanno più contratti di locazione, circa il 30 per cento delle famiglie potrebbe accedere ai contributi e all’edilizia popolare, purtroppo però non può farlo”.
A rilanciare l’iniziativa è stato anche il membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, Majorino: “Il PD di Lucca pone la questione sacrosanta del diritto alla Casa, lo fa rilanciando la battaglia per il fondo sostegno affitti – spiega -. È una battaglia sacrosanta a cui corrisponde l’impegno dei nostri parlamentari che hanno presentato un emendamento alla manovra del governo per il rifinanziamento dei fondi. Il governo ha scandalosamente cancellato uno dei pochi strumenti a sostegno dell’accesso alla casa lasciando sole le persone. Dal Pd di Lucca viene una proposta di mobilitazione che raccogliamo e vogliamo rilanciare”.
La raccolta firme parte da Lucca, ma potrebbe avere un eco nazionale, dopo il taglio di 330 milioni di euro del governo Meloni. Da lunedì 2 dicembre la petizione potrà essere sottoscritta anche online.