Gianluigi Paragone chiude il Festival L’Augusta: “Gli Stati Uniti d’Europa? Non si faranno mai”

Presentato il suo ultimo libro Maledetta Europa: “L’Italia dovrà avere l’ambizione di tornare al ruolo chiave nel Mediterraneo”
Si è chiusa la stagione 2024 del Festival L’Augusta – La Fortezza delle Idee, con la presenza del giornalista, scrittore ed ex parlamentare Gianluigi Paragone, che ha presentato il suo ultimo libro Maledetta Europa, attraverso un avvincente monologo teatrale, la cui narrazione comincia con la caduta del muro di Berlino e giunge ad una ferma conclusione:
“Gli Stati Uniti d’Europa non si faranno mai – ha detto – L’Unione Europea, che non è l’Europa unita e che è nata con l’idea della moneta e del mercato prima di tutto, è completamente fuori dal ruolo centrale che avrebbe dovuto rappresentare sullo scacchiere geopolitico internazionale, incline agli interessi dei poteri forti e mai sensibile alle necessità dei popoli e alla loro identità. Per questo a breve si sgretolerà, magari proprio a causa di quella Germania che finora ne ha realmente beneficiato, sprofondando poi nella crisi attuale e del nuovo avvento di Trump, che decreterà la fine della globalizzazione”.
Nella seconda parte della serata Paragone è stato incalzato da alcune domande del giornalista Fabrizio Vincenti: “L’Italia dovrà avere l’ambizione d tornare al ruolo chiave nel Mediterraneo, che è la sua inclinazione naturale per storia e tradizione. L’euro? Secondo il Centro per la politica europea, ogni italiano ha perso circa 77mila euro dal 1999 al 2017, mentre la Germania ne guadagnava circa 25mila per abitante”.
Si è chiusa la stagione 2024 del Festival L’Augusta – La Fortezza delle Idee, con la presenza del giornalista, scrittore ed ex parlamentare Gianluigi Paragone, che ha presentato il suo ultimo libro Maledetta Europa, attraverso un avvincente monologo teatrale, la cui narrazione comincia con la caduta del muro di Berlino e giunge ad una ferma conclusione:
“Gli Stati Uniti d’Europa non si faranno mai – dice ancora – L’Unione Europea, che non è l’Europa unita e che è nata con l’idea della moneta e del mercato prima di tutto, è completamente fuori dal ruolo centrale che avrebbe dovuto rappresentare sullo scacchiere geopolitico internazionale, incline agli interessi dei poteri forti e mai sensibile alle necessità dei popoli e alla loro identità. Per questo a breve si sgretolerà, magari proprio a causa di quella Germania che finora ne ha realmente beneficiato, sprofondando poi nella crisi attuale e del nuovo avvento di Trump, che decreterà la fine della globalizzazione”.
Nella seconda parte della serata Paragone è stato incalzato da alcune domande del giornalista Fabrizio Vincenti: “L’Italia dovrà avere l’ambizione di tornare al ruolo chiave nel Mediterraneo, che è la sua inclinazione naturale per storia e tradizione. L’euro? Secondo il Centro per la politica europea, ogni italiano ha perso circa 77mila euro dal 1999 al 2017, mentre la Germania ne guadagnava circa 25mila per abitante”.
Il festival, sempre con il patrocinio del Comune di Lucca, sta preparando un’agenda intensissima di appuntamenti anche per il 2025, che verranno comunicati.



