Consorzio di bonifica, Del Ghingaro: “Il Pd dopo le manovre per il presidente si dimentica della parità di genere”

Il sindaco di Viareggio, Comune escluso dall’assemblea dell’ente: “Sulle scelte si è consumata una brutta pagina della politica nostrana”
Elezioni al Consorzio di Bonifica, torna a parlare il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro dopo la scelta di Dino Sodini alla presidenza.
“Il Pd – spiega – è stato impegnato per un mese a trovare la quadra per il presidente del Consorzio di bonifica. Non sapendo come fare perché i più votati non erano da loro desiderati hanno prima pensato bene di trovare il terzo nominativo (arrivato terzo o quarto), poi cercare i voti in assemblea per nominarlo. Siccome Viareggio è civico e libero, quindi avrebbe scelto il migliore e non necessariamente quello indicato dalla segreteria di un partito, prima di tutto hanno fatto fuori la nostra città dall’assemblea, poi hanno fatto carte false per far convergere i voti degli astanti sul nominativo che volevano“.
“Persona che non conosco e che non si è minimamente confrontata col Comune (Viareggio) che ospita la sede del Consorzio, che è uno dei maggiori contribuenti e che ha in corso progetti milionari con l’ente che da oggi rappresenta – commenta il primo cittadino – Non dò giudizi sulla persona (che ripeto non conosco) ma sul metodo e sul merito dei registi politici sì e garantisco che sono molto negativi. Una storia triste quindi, condita con i veti del presidente (minuscolo) della Provincia di Lucca (maiuscolo) a Viareggio, per le puerili vendette di un soggetto che preferisce il rispetto partitico a quello istituzionale. Ma confido che come sempre il tempo sarà galantuomo e misurerà pubblicamente il livello di tutti i protagonisti di questa brutta pagina della politica nostrana. Davvero un epilogo imbarazzante per un organismo importante per la salvaguardia del reticolo idraulico dei nostri territori, per la loro messa in sicurezza ed il rispetto ambientale dei luoghi fragili”.
“Detto questo c’è un ma, già un MA – prosegue – Ed è grosso come una casa. Nella foga di trovare il modo di accontentare chi votava, di dare qualcosa a questo e quello per farsi dire sì, ops… si sono dimenticati dell’alternanza di genere: nessuna donna nell’ufficio di presidenza, perchè sennò i conti sulla maggioranza non tornavano. E ora diventa un guaio e neanche piccolo. Perché se anche la questione può avere ripercussioni giuridiche pesanti, a noi interessa l’altro aspetto, quello politico, quello dell’opportunità. Già, ma non è proprio il Pd a perorare la causa delle quote rosa, della parità di genere, del rispetto della rappresentanza femminile? Principi e valori che condivido pienamente peraltro e che pratico con convinzione nelle nomine che faccio.
E allora? Perchè proprio nel disegnare le cariche del Consorzio il Pd se l’è dimenticato? Siccome sono un inguaribile romantico penso sia davvero una dimenticanza e sono certo si provvederà quanto prima, con la maggioranza che il Pd sì è costruito buttando fuori Viareggio e 65000 viareggini. Aspetto e spero, nel frattempo buon weekend”.