Lavoratori al teatro del Giglio, Potere al Popolo al centrosinistra: “Non siamo amici di chi precarizza”

Il partito lucchese: “Vittoria della destra senza il nostro appoggio? Delle due l’una: o siamo ininfluenti o determinanti”
“Non abbiamo mai detto di essere “amici” di chi precarizza, taglia fondi a sociale e scuola e cementifica (la piazza coperta, San Concordio, gli assi viari, già tutto scordato?), quindi che sia chiaro che non è “fuoco amico” il nostro, ma una presa di posizione politica su un certo modo di amministrare il territorio, per cui notiamo continuità tra centrodestra e centrosinistra nel merito”. Così Potere al Popolo replica al centrosinistra in Consiglio sul tema dei contratti precari al teatro del Giglio.
“Come stiamo seguendo il Teatro del Giglio, seguimmo la vertenza di Sistema Ambiente e dei dipendenti inquadrati vergognosamente sotto il part time verticale – dicono – proprio sotto l’amministrazione Tambellini. Di conseguenza, notiamo anche che il blocco delle assunzioni ha data nel 2018, e che già nel 2015 la stampa denunciava che il Teatro del Giglio era sotto organico. Ci venga spiegato, per favore nel merito, come si può dire che non c’è continuità, evitano fuorvianti giri di parole o patetici scambi di accusa come quelli a cui abbiamo assistito nel consiglio di martedì sera. Sulla “vittoria della destra” per le divisioni o per il mancato sostegno di Potere al Popolo al centrosinistra: cosa dite sul record di astensionismo e sull’incapacità di parlare dei problemi reali della città, che ancora pagate come opposizione? Inoltre, amate dire che siamo quelli dello zero virgola: o siamo ininfluenti o siamo la causa della vittoria della destra. Come ci insegna la logica tra due contrarie, solo una può essere vera”.
“Infine: sul farci spazio a sinistra – conclude Potere al Popolo – Come ha dimostrato il 2022 per noi le elezioni non sono obbligatorie (infatti non ci presentammo). È obbligatorio però, aprire un confronto politico serio sulle condizioni di lavoro nelle partecipate, sull’argine alle esternalizzazioni, sulla sicurezza sul lavoro e sul progressivo aumento dei salari tramite intervento sui bandi degli appalti”.