Piano operativo, il Pd di Lucca: “La maggioranza avrebbe potuto modificarlo, basta dare colpe a chi c’era prima”

I dem lucchesi: “Che la maggioranza inizi ad amministrare la città, dopo oltre due anni e mezzo sarebbe l’ora di vedere qualcosa”
“Prima approvano il piano operativo, ereditato dal passato e fatto proprio senza colpo ferire, poi lo criticano scaricando ipotetiche responsabilità su chi c’era prima, infine cercano di ribaltare la situazione dicendo che è l’opposizione a parlare sempre del passato: alla fine, insomma, è sempre colpa del Pd, ma questi signori quando inizieranno ad amministrare la città?”. A dirlo con una nota è il Partito Democratico di Lucca.
“Nei giorni scorsi – spiega la nota – sulla stampa locale è uscito un articolo dei consiglieri delegati Cecchini e Di Vito in merito al nuovo piano operativo, fatto proprio dall’attuale maggioranza e da poco approvato in consiglio comunale. I due consiglieri, oltre a prendersi il merito di questa approvazione – da notare che si tratta del solito atto ampiamente criticato dagli stessi durante la campagna elettorale 2022 -, in uno slancio di classica incoerenza hanno anche mosso critiche allo stesso piano operativo (da loro approvato), con particolare riferimento a un processo di cementificazione eccessiva che interessa alcuni quartieri, imputandolo direttamente alle scelte fatte dalla precedente amministrazione”.
“Deve esserci sfuggito qualcosa – continua la nota -, Cecchini e Di Vito non amministrano la città da circa due anni e mezzo? Non potevano far valere le proprie ragioni con sindaco e giunta per far cambiare ciò che loro oggi criticano? Al contrario i due consiglieri, come tutti gli altri, hanno approvato gli atti in questione con grande convinzione, diventando quindi responsabili in prima persona di ogni scelta compiuta, nel bene e nel male. Troppo facile, oggi, continuare a scaricare colpe sugli altri: dopo due anni e mezzo le responsabilità sono solo di chi amministra, non di chi è all’opposizione. Il consigliere Cecchini, poi, era anche stato delegato da Pardini per la verifica e l’attuazione del piano stesso, delega che lui stesso ha rimesso nelle mani del sindaco dopo 16 mesi, sostenendo che c’era bisogno di un cambio di passo che lui, evidentemente, non era in grado di dare. Singolare poi, il tentativo maldestro dei consiglieri comunali di maggioranza di accusare il Pd di cementificare il territorio: l’amministrazione precedente si è trovata nella drammatica situazione di dover ereditare una situazione urbanistica ridotta in maceria, con tanto di saturazione di alcuni quartieri e un’urbanizzazione selvaggia tutta targata centrodestra. Quindi che si decidano oggi questi stessi consiglieri: se hanno votato il piano operativo senza modificarlo significa che in gran parte lo condividono altrimenti lo avrebbero cambiato, il resto sono chiacchiere, forse per strizzare l’occhio a qualcuno. Il tempo del dare le colpe ad altri è finito: che la maggioranza inizi ad amministrare la città, dopo oltre due anni e mezzo sarebbe l’ora di vedere qualcosa”.