Estensione delle fognature e futuro di Geal, centrosinistra chiede un nuovo consiglio comunale straordinario

Per la minoranza “permangono grandi incertezze non solo sul futuro del servizio idrico a Lucca, ma anche sui tempi di realizzazione degli investimenti che ancora mancano”
Investimenti sulle fognature, il centrosinistra chiede un consiglio comunale straordinario. Lo fa a firma di tutti i consiglieri di opposizione.
L’oggetto recita Scadenza della concessione di Geal Spa: iniziative da assumere, nelle more del passaggio al nuovo gestore d’ambito, per il completamento della rete fognaria su tutto il territorio comunale, con particolare attenzione alle zone dell’Oltreserchio.
“Premesso che – si legge nella richiesta – Il servizio idrico a Lucca è gestito in forza di una concessione trentennale stipulata nel 1995 dalla società Geal Spa, società mista pubblico-privata, e che essa che andrà a naturale scadenza in data 31 dicembre 2025 determinando, secondo le leggi vigenti, l’estensione della competenza del gestore d’ambito, Gaia Spa, società in house interamente pubblica, anche al territorio comunale di Lucca. Il Comune di Lucca, in vista di tale appuntamento, ha costituito una commissione speciale per decidere quale debba essere il futuro del servizio idrico a Lucca nel nuovo scenario, sia in relazione sia ad agli investimenti ancora da realizzare per la valorizzazione della risorsa principale del nostro territorio, l’acqua, che in relazione al mantenimento degli attuali standard di qualità nell’erogazione del servizio. La commissione speciale ha steso una relazione che, dopo vari mesi, non è ancora stata portata all’attenzione del consiglio comunale il quale, allo stato, non è aggiornato sullo stato di eventuali trattative in corso in ordine al ruolo e alle prospettive che avrebbero sia il Comune di Lucca che i suoi asset aziendali nel futuro gestore d’ambito; né è dato conoscere, ad oggi, quali priorità il Sindaco abbia esplicitato alle controparti in termini di nuovi investimenti, politiche tariffarie, gestione e tutela del personale destinato a transitare nel citato soggetto gestore. Nel frattempo, il consiglio comunale ha appreso dagli organi di stampa che è stato avviato un contenzioso con Ait in merito alle operazioni da compiere in vista della scadenza della concessione che, in caso di esito infausto, rischia di isolare il Comune di Lucca in vista di tali delicate trattative. Il consiglio comunale era stato, finalmente, convocato in data 26 novembre us per discutere di tali prospettive ed esprimersi sulla relazione della commissione speciale, ma il sindaco ha inspiegabilmente richiesto l’ulteriore rinvio della discussione allegando non meglio precisati motivi di opportunità in vista della decisione del Tar su tale ricorso. In data 29 novembre il Tar Toscana, in sede cautelare, ha respinto l’istanza del Comune di Lucca. Permangono, quindi, grandi incertezze non solo sul futuro del servizio idrico a Lucca, ma anche sui tempi di realizzazione degli investimenti che ancora mancano, soprattutto sul versante della condotta fognaria ai fini della messa in sicurezza dei pozzi di approvvigionamento idrico. È noto che su questo tema alcune componenti della maggioranza coltivano idee totalmente opposte, soprattutto con riferimento al ruolo della cosiddetta multiutility, una maxi società a trazione fiorentina che si propone di gestire tutti i servizi pubblici locali su tutto il territorio regionale, vista con favore dal gruppo di Fratelli d’Italia e avversata da altre componenti di maggioranza, tra cui la Lega, oltre che dalla totalità dei gruppi di opposizione”.
“Considerato che – prosegue il dispositivo – Le ultime amministrazioni avvicendatesi nel Comune di Lucca, anche grazie all’accordo di programma sottoscritto con il ministero dell’ambiente, hanno investito una cifra considerevole (25 milioni di euro) per la realizzazione della rete fognaria in zone che ne erano prive, quali, ad esempio, le frazioni dell’Oltreserchio: la ripartizione del finanziamento era la seguente: risorse proprie del Comune (5 milioni), risorse del Ministero (10 milioni). Se ne deduce che i proventi tariffari (10 milioni), pur presenti, sarebbero stati – e saranno in futuro – insufficienti ad estendere la rete in modo significativo. In tale quadro di investimenti, l’amministrazione Tambellini, ha realizzato numerose opere, tra i quali il tubone Nozzano – Pontetetto, presupposto per l’estensione delle rete in tutto l’Oltreserchio, altrimenti impossibile, la rete fognaria dal ponte di Monte San Quirico sino alla scuola elementare di S. Alessio; ha inoltre stanziato fondi per numerosi allacciamenti nella zona di Nozzano e per ulteriori estensioni nella zona di Sant’Alessio, poi attuate da Geal negli anni 2023-2024 o in corso di ultimazione. Con la fine dell’amministrazione Tambellini le nuove pianificazioni si sono del tutto arrestate a causa dell’imminente scadenza della concessione di Geal, società al momento sostanzialmente ferma e dedita solo alla gestione dell’ordinaria amministrazione o alla conclusione di investimenti precedentemente programmati. Ciononostante, in due anni e mezzo dall’inizio del mandato, l’amministrazione Pardini non ha mai inserito nessuna previsione, come pure sarebbe possibile, nei propri piani triennali delle opere pubbliche. L’amministrazione Pardini ha, quindi, dimostrato di non avere tra le proprie priorità quella del completamento della rete fognaria nella zona dell’Oltreserchio (o quanto meno la volontà di farlo in tempi brevi) stante da un lato il ripetuto rifiuto di finanziarle, nelle more del passaggio al nuovo gestore, con risorse comunali (ad esepio l’avanzo di amministrazione finora interamente dedicato ad altri utilizzi) e, dall’altro, visto lo stallo causato dai ricorsi intrapresi e dall’assenza di vere trattative con l’autorità di regolazione e con il gestore d’ambito, Gaia Spa, l’unica società interamente pubblica del panorama toscano. Da ultimo, infine, poiché numerosi cittadini residenti nella frazione di Santa Maria a Colle hanno ricevuto dal Comune diverse ordinanze di adeguamento degli scarichi alla normativa vigente di impianti di smaltimento reflui domestici, sono emerse ulteriori e stringenti esigenze di chiarezza in ordine ai tempi e alle prospettive di realizzazione della fognatura nella frazione interessata, al fine di non vanificare l’ingente impegno economico richiesto dal Comune alla cittadinanza a causa della provvisoria mancanza di infrastrutture pubbliche”.
“Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto – è la richiesta – si richiede ai sensi delle norme citate in oggetto, la convocazione di una seduta del consiglio comunale aperto, avente il seguente ordine del giorno: Scadenza della concessione di Geal Spa: iniziative da assumere, nelle more del passaggio al nuovo gestore d’ambito, per il completamento della rete fognaria su tutto il territorio comunale, con particolare attenzione alle zone dell’Oltreserchio”.