In consiglio provinciale ok alle azioni per la sicurezza sul lavoro e il supporto alle famiglie delle vittime

Istituito un osservatorio e indette borse di studio per i figli di coloro che hanno perso la vita lavorando
Il consiglio provinciale ha approvato un programma che mette al centro la sicurezza sul lavoro, proponendo azioni concrete per migliorare la prevenzione e sostenere le famiglie delle vittime di incidenti sul lavoro. Il consigliere Federico Gilardetti ha proposto l’istituzione di un osservatorio provinciale per monitorare e sensibilizzare sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, coinvolgendo diverse istituzioni. È stata inoltre approvata l’idea di destinare borse di studio ai figli dei lavoratori deceduti sul luogo di lavoro, come aiuto concreto per le famiglie colpite. Il presidente della Provincia, MarcelloPierucci, ha sottolineato l’importanza di promuovere una cultura della sicurezza e di offrire supporto a chi ha subito queste tragedie.
“La sicurezza sui luoghi di lavoro – dice Gilardetti – è un tema su cui non è possibile abbassare la guardia, le conquiste in tale ambito non possono mai considerarsi in pieno acquisite, in quanto puntualmente, ogni anno, veniamo raggiunti da notizie di cronaca e statistiche spaventose per un Paese civile, come dovrebbe essere il nostro”.
L’ordine del giorno impegna dunque il presidente della Provincia affinché venga istituito un osservatorio provinciale permanente sulla sicurezza sui luoghi di lavoroche coinvolga le amministrazioni locali, attraverso le conferenze dei sindaci, le parti sociali, l’Asl, l’Inail e l’Ispettorato del lavoro e che si affianchi al Tavolo provinciale sul lavoro. L’osservatorio dovrà svolgere, funzione di analisi e monitoraggio, ma sarà anche chiamato allo sviluppo di iniziative rivolte sia alla cittadinanza, sia alle amministrazioni locali, mirate alla prevenzione e alla sensibilizzazione riguardo la sicurezza sui luoghi di lavoro
L’altra iniziativa proposta e che ha trovato accoglienza positiva in consiglio provinciale è quella dell’istituzione di borse di studio, destinate ai figli dei lavoratori morti sul luogo di lavoro. “Riteniamo – conclude il consigliere – che questo possa rappresentare uno strumento di aiuto concreto per le famiglie che hanno vissuto il dramma di veder morire un loro caro durante lo svolgimento delle proprie mansioni, sebbene l’augurio di tutto il consiglio provinciale sia quello di non dover mai ricorrere a tale fondo”.