No ai botti di Capodanno appello anche dalla consigliera Laura Da Prato (Fdi)

L’esponente di maggioranza: “Non significa rinunciare alla festa ma abbracciare un comportamento più responsabile e rispettoso per tutti”
“Evitare i botti di capodanno è una scelta di civiltà e responsabilità”. A dirlo è la consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Laura Da Prato.
“Voglio anche quest’anno rivolgere a tutti un accorato appello al rispetto dell’ambiente in cui viviamo – dice la consigliera – e di quanti vivono in situazioni di fragilità, chiedendo con forza di evitare di scoppiare i botti di capodanno. I botti sono una tradizione radicata, ma negli ultimi anni cresce la consapevolezza dei loro effetti negativi su ambiente, sicurezza e benessere collettivo. Ogni anno, i botti causano centinaia di incidenti, spesso gravi, che coinvolgono adulti e bambini. Bruciature, amputazioni e altre ferite sono il tragico risultato di manipolazioni errate o prodotti difettosi”.
“Il rumore improvviso e assordante dei botti – dice Laura Da Prato – spaventa gli animali domestici e selvatici. Molti cani e gatti, presi dal panico, scappano di casa, rischiando di perdersi o ferirsi, con conseguenze spesso fatali. E se non bastasse, I botti rilasciano nell’aria sostanze chimiche nocive, contribuendo all’inquinamento atmosferico e producendo rifiuti non biodegradabili. Le polveri sottili generate dai fuochi d’artificio peggiorano la qualità dell’aria, soprattutto nelle città già inquinate. Non solo, per molte persone, come anziani, malati e bambini piccoli, i botti rappresentano una fonte di disagio e stress. Inoltre, per chi ha vissuto esperienze traumatiche, come i rifugiati di guerra, i suoni simili a esplosioni possono riaprire ferite emotive profonde”.
“Esistono molte alternative ai botti rumorosi – conclude – spettacoli di luci, lanterne volanti o proiezioni luminose. Questi metodi celebrativi permettono di salutare l’anno nuovo con gioia senza mettere a rischio la sicurezza e il benessere altrui. Scegliere di evitare i botti non significa rinunciare alla festa, ma abbracciare un comportamento più responsabile e rispettoso per tutti”.