Bianucci: “Un fondo per le famiglie in difficoltà e il salario minimo pari ai fondi spesi per eventi e turismo”

4 gennaio 2025 | 12:09
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Bianucci: “Un fondo per le famiglie in difficoltà e il salario minimo pari ai fondi spesi per eventi e turismo”

Il consigliere di Sinistra Con alla vigilia del voto sul bilancio di previsione: “Per il sostegno diretto delle famiglie lucchesi previsti appena 340mila euro”

Investire per il sostegno delle famiglie in difficoltà e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori con l’introduzione del salario minimo a 9 euro, almeno quanto il Comune di Lucca spende oggi per le feste e gli eventi turistici.

Alla vigilia del consiglio comunale che martedì prossimo (7 gennaio) discuterà sul bilancio di previsione dell’ente, è il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci a lanciare la proposta della creazione del Fondo di solidarietà e dignità per le famiglie. Bianucci infatti annuncia che durante la discussione presenterà un ordine del giorno, per chiedere la previsione di uno stanziamento capace di sostenere almeno mille famiglie lucchesi (pari a circa 2300 cittadine e cittadini, di cui molti minori), che oggi nella nostra città affrontano concrete criticità per l’emergenza abitativa, per il pagamento delle bollette di gas e luce e per gli acquisti alimentari e per garantire il salario minimo di 9 euro per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle cooperative che ottengono appalti dal Comune e dalle sue aziende partecipate.

“A Lucca è festa, ma non per tutti – spiega il consigliere comunale – Dopo l’azzeramento del contributo affitto, che nel 2022 ammontava a un milione e 200mila euro, oggi il bilancio di previsione del Comune prevede per il sostegno diretto delle famiglie lucchesi (la cosiddetta commissione sociale) appena 340mila euro. Contemporaneamente, per le feste, le manifestazioni e gli eventi turistici (compreso il confermato carnevale sulle Mura), si conta di spendere almeno un milione e 700mila euro. La discrepanza è enorme: e gli stanziamenti non sono certo capaci neppure di prendere in considerazione la difficoltà che i lucchesi incontrano per trovare casa (effetto questo del fenomeno dell’overtourism con cui la città deve fare i conti) o per affrontare gli aumenti della bolletta dell’energia elettrica (secondo Arera +18 per cento, con un peso molto maggiore per gli anziani e per in nuclei familiari con a carico almeno una persona con disabilità), del gas e della spesa per l’alimentazione”.

“Noi naturalmente abbiamo ben altre priorità, ma siamo ben consci pure del tipo di amministrazione comunale che oggi abbiamo di fronte: in Consiglio già una volta l’assessore al bilancio Bruni ci disse che finanziare le feste era il mezzo migliore per consentire una ricchezza diffusa, a cui anche i poveri avrebbero poi potuto attingere – conclude Bianucci – Da parte nostra non condividiamo affatto tale impostazione: anzi, sottolineiamo con forza l’evidente esclusione sociale che una miopia simile produce e che alimenta la tesi che essere in difficoltà sia una colpa. Per questo domandiamo, almeno, che per ogni euro speso per un coriandolo ci sia anche un euro investito per il welfare a sostegno delle famiglie lucchesi e per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori: e in assemblea consiliare proporremo appunto la creazione di un fondo di un milione e 300mila euro, con l’intento di costruire le basi di un sostegno concreto ad almeno mille nuclei familiari della città“.