Cava Fornace, Baldini (Lega): “Serve la chiusura definitiva e la successiva bonifica”

4 gennaio 2025 | 17:27
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Cava Fornace, Baldini (Lega): “Serve la chiusura definitiva e la successiva bonifica”

Il consigliere del Carroccio riproporrà un’interrogazione in Regione

“Condivido e mi associo alle dichiarazioni dei Ssndaci Giovannetti, Murzi e Lorenzetti e degli assessori Gliori e Francesconi insistendo a mia volta nella richiesta di chiusura definitiva di Cava Fornace e della sua successiva messa in sicurezza e bonifica attraverso un percorso serio e sicuro che disciplini proprio questa fase ‘post mortem’ della cava”. Ad affermarlo è Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega.

Cava Fornace, sindaci compatti per la chiusura e la messa in sicurezza della discarica

“A tal fine riproporrò in consiglio regionale l’interrogazione che avevo già protocollato in data 13 maggio scorso a seguito degli eventi del 6 stesso mese quando vi fu smottamento del terreno ed ipotesi di sversamento di liquidi in zone esterne al perimetro della discarica ed alla quale non mi è mai stata data risposta. Voglio sapere dalla giunta regionale cosa ne pensa di quanto avevo già evidenziato in merito all’art. 73 bis, comma 5, della L.R. 10/2010 il quale dispone che per i procedimenti di competenza regionale la Giunta, nell’esercizio della propria discrezionalità politica ed amministrativa, si esprime in ordine alla compatibilità ambientale del progetto, e quindi può provvedere alla chiusura della discarica di Cava Fornace con un protocollo di bonifica e gestione post chiusura, così come richiesto dalle tante associazioni intervenute”.

“Fino ad oggi si è perduto molto tempo senza che il quadro della situazione mostri chiarezza sulle volontà che i cittadini chiedono con forza nelle riunioni affollate a cui ha partecipato anche il sottoscritto. Non mi meraviglia che, di fronte a questi ritardi ed al silenzio assordante in essere, i comitati abbiano presentato esposti alla Procura della Repubblica di Massa e Lucca perché è proprio la fase emergenziale post-disastro non ancora conclusa – conclude Baldini – che preoccupa sul pericolo che il percolato continui ad essere convogliato nella fognatura”.