Impianto Salanetti, anche Baldini (Lega) deposita emendamenti e ordini del giorno

Il consigliere regionale: “Vicinanza e solidarietà ai cittadini per la battaglia che stanno portando avanti contro una struttura che rischia di danneggiare la salute”
“Garantire che i procedimenti autorizzativi di impianti per il recupero e/o lo smaltimento dei rifiuti in corso di esame da parte della Regione Toscana come nel caso dell’impianto per la lavorazione e il recupero di rifiuti tessili e di rifiuti di prodotti assorbenti per igiene della persona in località Salanetti a Porcari proseguano il loro iter nel rispetto dei vincoli della pianificazione esistente al momento dell’avvio dei procedimenti medesimi, in particolar modo per quanto concerne il rispetto dei criteri escludenti, al fine di garantire la certezza del diritto per le comunita’ locali territorialmente interessate”. Così Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega e membro della commissione ambiente.
“Questo è quanto il gruppo della Lega – prosegue Baldini – con emendamenti e ordini del giorno a mia prima firma, chiederà al consiglio regionale di approvare in seno alla discussione del nuovo piano dei rifiuti affinché il limite di distanza di 200 metri dall’abitato previsto dal vecchio piano non sia aggirato attraverso la nuova normativa che tale limitazione non prevede e che ben potrebbe servire a chi vuole l’impianto di Salanetti malgrado si trovi a ridosso delle abitazioni delle persone con rischio enorme per la salute dei cittadini”.
“Incontrando i rappresentanti dei comitati cittadini e le tante persone residenti a Porcari, Capannori e nella Piana Lucchese che sono venute a manifestare sotto il consiglio regionale a Firenze – prosegue l’esponente del partito di Matteo Salvini – ho espresso loro vicinanza e solidarietà per la battaglia che stanno portando avanti contro un impianto che rischia di danneggiare la salute di chi abita in quel comprensorio oltre a pesare enormemente nelle tasche dei cittadini come ebbi modo di dire all’assessore regionale all’ambiente Monia Monni qualche mese fa in Consiglio, dimostrando che dalla Regione non era previsto alcun sostegno economico per i residui costi dell’impianto non coperti dal Pnrr. Mi auguro che il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore all’ambiente Monia Monni e tutto il consiglio regionale vogliano prendere in considerazione la proposta di emendamenti al piano presentata dalla Lega onde evitare che la comunità lucchese sia costretta a subire danni ingenti e profondamente ingiusti”.