In Consiglio a Lucca le celebrazioni della Giornata della Memoria, ma è scontro su Israele
La rappresentante dell’Unione delle Associazioni Italia – Israele accusa di antisemitismo i movimenti pro Palestina. Replica Bianucci (Sinistra Con). Il sindaco: “Non dimentichiamo il momento più buio dell’umanità”
Non sono mancate le polemiche nel consiglio comunale della Giornata della Memoria organizzato oggi (27 gennaio) a Palazzo Santini.
Anche Lucca, come tutti i Comuni della Toscana, ha organizzato un momento di riflessione. In questo caso si è tenuto nel pomeriggio, prima delle manifestazioni previste la sera al Cinema Centrale e alla Scuola di Musica Sinfonia, un consiglio comunale aperto, richiesto dal sindaco Mario Pardini, dal presidente del consiglio comunale, Enrico Torrini e dai capogruppo consiliari.
Cinque gli interventi esterni, a partire dal videomessaggio della ex ministra e vicedirettrice generale dell’Unesco per l’educazione, Stefania Giannini.
“Assistiamo – ha detto – ad un incremento di forme di antisemitismo, assistiamo ad un decremento della conoscenza della storia e della Shoah nella scuola e nelle nuove generazioni a livello globale. Tutto ciò proprio a 80 anni da questo momento liberatorio e in una fase in cui i testimoni diretti di quegli eventi iniziano a venir meno”. “Questo quindi – ha concluso – è un momento importante perché questo tema va affrontato nel modo più efficace, con l’educazione. Ricordo che Lucca è una città molta attenta all’argomento e che fa parte della rete globale delle Learning city dell’Unesco e come tale deve essere in prima fila”.
Si sono poi succeduti il presidente dell’Anpi, Romano Zipolini, il rappresentante della comunità ebraica Paolo Molco, il vicepresidente dell’Istituto storico della Resistenza Stefano Bucciarelli e l’avvocato Celeste Vichi, presidente dell’Unione delle Associazioni Italia – Israele.
Sono le parole di quest’ultima, che ha accusato di antisemitismo associazioni, movimenti e partiti che in questi mesi hanno tacciato Israele di genocidio con manifestazioni pubbliche e di piazza, a scatenare la replica del capogruppo di Sinistra Con, Daniele Bianucci, e ben due mozioni d’ordine dei consiglieri di centrodestra per mitigarne l’intervento. Bianucci ha sottolineato, nelle sue parole la legittimità di distinguere la ferma condanna della Shoah e dell’Olocausto (“ricordando – ha detto – anche tutti gli altri perseguitati, dagli omosessuali alle etnie Rom) e la critica alle azioni di Israele nei confronti dei palestinesi e nella striscia di Gaza.
Il dibattito è poi proseguito con l’intervento degli altri consiglieri comunali fra i quali il più argomentato è stato quello dell’ex capogruppo della Lega, Armando Pasquinelli, che ha ricordato la storia delle persecuzioni agli ebrei che si sta ripresentando nella cronaca nelle manifestazioni di piazza che inneggiano allo stato palestinese.
A chiusura del consiglio le parole del sindaco Mario Pardini: “L’Olocausto – ha detto – è una pagina del libro dell’umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”, scriveva Primo Levi. Per questo – mentre oggi siamo seduti insieme in consiglio comunale ad ascoltare le testimonianze di storici e rappresentanti della comunità ebraica – in tutto il mondo si moltiplicano le iniziative commemorative delle vittime di quella Tempesta devastante (Shoah) che fra 1939 e il 1945 si portò via le vite di circa sei milioni persone, perseguitate, torturate ed uccise”.
“Questa mattina – ha ricordato – ho partecipato insieme alle autorità ed agli studenti – che sono i veri destinatari del messaggio – ad un bellissimo evento, organizzato dal presidente della Confraternita della Misericordia di Borgo a Mozzano Gabriele Brunini, che ringrazio, per ricordare il beato Giuseppe Girotti, religioso e martire ucciso nel 1945 nel campo di concentramento di Dachau (Germania), ripercorrendo le sue buone azioni in un tempo di guerra e crudeltà. Perché oggi – 27 gennaio – il Giorno della Memoria serve a non dimenticare il momento più buio dell’umanità, ma anche e soprattutto per capire – rinnovandola – l’importanza di tenere sempre accesa una luce”.