Proroga Geal, Baronti (Sinistra Italiana): “Una sciagurata azione di autolesionismo nei confronti della città”

9 febbraio 2025 | 11:52
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Proroga Geal, Baronti (Sinistra Italiana): “Una sciagurata azione di autolesionismo nei confronti della città”

Il responsabile ambiente regionale del partito: “Chi ha voluto la proroga ha deciso che va bene rimanere per altri due anni nel limbo della precarietà e senza investimenti”

“Una sciagurata azione di autolesionismo nei confronti della città”. Lo definisce così Eugenio Baronti, responsabile ambiente di Sinistra Italiana regionale, il voto in commissione per la proroga a Geal.

“Un voto bipartisan inconcepibile – dice Baronti – Il Pd in Commissione regionale ambiente, ha votato la proposta di legge della Lega che proroga di 2 anni la scadenza della gestione trentennale del servizio idrico di Lucca a Geal, scadenza prevista al 31 dicembre 2025. Posso capire la grande soddisfazione, soprattutto dei soci privati di Geal, che si vedono allungare di due anni profitti certi e sicuri; arrivo perfino a capire la smodata soddisfazione del consigliere leghista Baldini che ripropone con fervore il vecchio cavallo di battaglia populista dei settori più conservatori lucchesi affermando che “la proroga riafferma l’autonomia lucchese del servizio di gestione dell’acqua lucchese”. Un’affermazione che più che strumentale è semplicemente ridicola, vi immaginate voi se ogni Comune su cui scorre un fiume, in cui si trova un lago, un bacino, una falda acquifera, o delle sorgenti, affermasse la stessa cosa: l’acqua è mia e la gestisco io”.

Questo voto ci dice l’arretratezza culturale che ancora persiste in certi amministratori e l’enorme dissonanza tra quello che si dice e quello che di concreto si fa – prosegue Baronti – Quello che non riesco proprio a capire, è la soddisfazione della consigliera regionale Pd Valentina Mercanti che straparla, contro ogni evidenza, che questa proroga migliorerà la qualità e l’efficienza del servizio idrico, non solo, raggiunge il culmine del delirio politico, quando arriva a dire che questa proroga costringerà Geal a fare oggi, quello che non ha fatto fino ad ora, cioè gli investimenti. Praticamente Geal da qualche anno è entrata in una sorta di limbo in attesa di una soluzione definitiva e stabile. Chi ha voluto la proroga ha deciso che va bene rimanere per altri due anni nel limbo della precarietà pur sapendo che questo avrebbe significato perpetrare lo stato attuale che ha visto in questi ultimi anni di attesa della scadenza, la riduzione drastica degli investimenti per l’estensione dei servizi di fognatura e acquedotto in quanto non c’erano i tempi necessari per ammortizzarli e quindi sarebbero andati a pesare sui profitti dei soci, e questo non sia mai detto”.

“Ricordiamo che oggi Geal gestisce praticamente un villaggio di 32mila utenze allacciate alla fognatura in un Comune con 89mila abitanti. Tutte quelle zone e quei cittadini senza servizio di acquedotto e fognature continueranno a rimanere senza – spiega Baronti – Eppure la soluzione c’era ed era a portata di mano, avrebbero potuto ottenere, in questo passaggio, la riunificazione completa della Piana, oggi divisa in due, in un’unica Conferenza quella della Toscana nord Ct1, in questo modo si sarebbe data maggiore forza a Gaia unico gestore interamente pubblico della Toscana, cogliendo un obiettivo strategico voluto con forza dalla stragrande maggioranza degli elettori italiani nel referendum tradito del 2011 che chiedeva la gestione pubblica dell’acqua bene comune. Una provincia di Lucca unificata avrebbe potuto contare politicamente di più e giocare un ruolo da protagonista invece che continuare a svolgere un ruolo marginale limitato dalla sua divisione in due conferenze con tre gestori. Infine ci saremmo messi al riparo da quella indecente operazione speculativa finanziaria e firenzecentrica della multiutility che sta tentando di allungare le sue lunghe mani, attraverso Acque Spa dove è già dentro, anche in questa parte di Toscana”.

“Il 10 febbraio – conclude Baronti – la proposta dovrebbe approdare in consiglio regionale, il tempo che ci rimane è veramente poco, ma penso che sia un nostro dovere civico far sentire tutta la nostra indignazione nella speranza, quasi sicuramente vana, che ci sia un ripensamento e trionfi il buon senso. Paradossale infine, che siano proprio due consiglieri lucchesi ad avere proposto e sostenuto questa proroga che si configura come una sciagurata azione di autolesionismo nei confronti della città”.