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Ridolfi lancia la proposta: “Sia gratuita la raccolta del legname in eccesso nei fiumi e sulle spiagge”

10 febbraio 2025 | 11:04
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Ridolfi lancia la proposta: “Sia gratuita la raccolta del legname in eccesso nei fiumi e sulle spiagge”

Al via l’iter per una legge di iniziativa popolare: “Vantaggi ai cittadini, alle imprese e all’ambiente”

Ismaele Ridolfi, ex presidente del Consorzio di bonifica Toscana nord, annuncia di voler avviare l’iter per una proposta di legge di iniziativa popolare da presentare alla Regione Toscana che autorizzi a cittadini e imprese la raccolta e il taglio gratuiti del legname caduto e degli alberi in eccesso sui corsi d’acqua e sulle spiagge. “Una pratica – motiva Ridolfi – attuata in altre regioni, che incrementa la manutenzione, riduce il rischio idraulico, favorisce i cittadini e diminuisce il lavarone sulle spiagge”.

Ismaele Ridolfi

“È arrivato il momento – dice Ridolfi – di superare i vincoli normativi che impediscono di attuare quella che un tempo era una pratica diffusa e scontata: infatti, in passato, i cittadini potevano raccogliere, gratuitamente e senza alcuna richiesta di autorizzazione, la legna depositata delle correnti lungo il greto dei fiumi. Per questo anche in Toscana dobbiamo applicare le buone pratiche già adottate altrove: permettere a tutti i cittadini la raccolta di legname caduto e accumulato negli alvei dei fiumi e sulle spiagge e altresì, consentire, gratuitamente, agli imprenditori agricoli, alle aziende e alle cooperative agricolo forestali, di tagliare e utilizzare gli alberi e gli arbusti in eccesso nelle aree demaniali dei corsi d’acqua“.

Prosegue Ridolfi: “Possiamo prendere a esempio la legge della difesa del suolo della Regione Friuli Venezia-Giulia, dove la raccolta e il taglio della legna da parte dei privati è stata classificata come attività di manutenzione. Ma la stessa Regione Emilia-Romagna sta applicando misure simili da un paio di anni, in deroga per ora, a seguito delle tante alluvioni che hanno colpito il loro territorio”.

“Gli aspetti normativi, previsti dalla legge sulla difesa del suolo del Friuli – spiega Ridolfi – sono semplici: il taglio e l’asporto di alberi e arbusti dagli alvei, dalle sponde e dalle aree golenali demaniali, si configurano quali interventi di manutenzione dei corsi d’acqua e di gestione della vegetazione. Nel Friuli basta fare una richiesta ai carabinieri forestali, che devono rispondere entro 7 giorni passati i quali scatta il silenzio-assenso e rilasciano l’autorizzazione fino a un massimo di 5 tonnellate all’anno di legname, ed è necessario chiedere il parere agli enti competenti alla manutenzione. È possibile anche asportare anche quantità maggiori, ma a fronte del pagamento di un importo corrispettivo e con un progetto che dettaglia superficie d’intervento, modalità esecutive e prescrizioni, fino a un massimo di 50 tonnellate”.

Dice ancora Ridolfi: “Di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici, che vedono eventi sempre più estremi, occorre attivare tutte le sinergie possibili, pubbliche e private, per ridurre il rischio idrogeologico e questa normativa rappresenterebbe una pratica quotidiana di manutenzione ‘civile’ con il coinvolgimento di cittadini ed imprese nell’attività di manutenzione e prevenzione. Inoltre, i cittadini e le imprese ne avrebbero anche un vantaggio economico. È evidente che in questo modo si aumenta la manutenzione sui corsi d’acqua, senza costi aggiuntivi per i Consorzi e quindi per i cittadini, si riduce il rischio idraulico dovuto alla presenza di materiale solido che viene trasportato dalle piene finendo poi per mettersi di traverso dove ci sono ponti e sbarramenti, formando dighe che possono creare disastri imprevedibili”.

“Una pratica – incalza l’ex presidente del Consorzio di bonifica – che permetterebbe, inoltre, di diminuire anche il materiale spiaggiato che compone il ‘lavarone’, che dopo ogni mareggiata invade le nostre spiagge, con costi crescenti per gli stessi balneari. Non solo, ma per le spiagge della Toscana, in aggiunta alla legge del Friuli, occorre prevedere che anche la raccolta di legname sulle spiagge sia libera, per cittadini e imprese, senza nessuna autorizzazione preventiva e senza nessun costo. Su questo tema è mia intenzione avviare l’iter per una proposta di legge di iniziativa popolare (5000 firme o tre consigli comunali)“.

“Sono certo – conclude Ridolfi – che la Regione Toscana, che ha una legislazione sulla difesa del suolo e sulla bonifica tra le più avanzate d’Italia, saprà accoglierla e farla propria“.