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Darwin Day alla Pecora Nera: “Il lupo con i giusti accorgimenti non entra in conflitto con l’uomo”

13 febbraio 2025 | 13:37
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Darwin Day alla Pecora Nera: “Il lupo con i giusti accorgimenti non entra in conflitto con l’uomo”

Quasi cento persone hanno voluto assistere al dialogo sul tema tra i biologi Arianna Chines e Marco Del Frate introdotto da Daniele Bianucci

“Il lupo è in conflitto con l’uomo? No, se si adottano i giusti accorgimenti”. Folla alla Pecora nera all’iniziativa promossa dal Wwf Lucca nella giornata del Darwin day.

Il lupo è un predatore e può tendenzialmente comportare problemi di convivenza con la specie umana. Ma spazzando via luoghi comuni e false credenze, è sicuramente possibile razionalizzare tutti i giusti comportamenti, capaci di supportare una corretta e proficua convivenza.

È il messaggio lanciato dall’iniziativa pubblica Il lupo, una storia di evoluzione e convivenza possibile? che il Wwf Lucca ha organizzato ieri sera (12 febbraio) nei locali della Pecora Nera. E quasi cento persone hanno voluto assistere al dialogo sul tema tra i biologi Arianna Chines e Marco Del Frate, introdotto e coordinato da Daniele Bianucci.

L’occasione era rappresentata dal Darwin Day: la giornata dedicata in tutto il mondo da fine ‘800 proprio per ricordare il celebre biologo evoluzionista e naturalista.

“Per la prima volta nella storia, a Lucca abbiamo celebrato il Darwin day, inteso come invito ad affrontare le questioni e le problematiche con approccio scientifico e rigoroso – evidenziano i biologi organizzatori – Abbiamo voluto parlare proprio dei lupi, perché da proprio loro sono oggetto di luoghi comuni e false credenze, come forse poche altre realtà”.

In particolare Marco Del Frate, curatore di molti progetti legati alla vita dei lupi all’interno dell’area del parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, ha voluto sfatare sull’argomento una lunga serie di dicerie: dalla falsa convinzione che nel nostro territorio le autorità lavorino al ripopolamento di questo animale (attività invece mai effettuata come dimostrano i dati dei monitoraggi), fino alla leggenda che il lupo (al pari dell’altrettanto vituperata vipera) sia inserito volutamente in nuove aree tramite i fantomatici “lanci aerei”.

“In realtà l’aumento del numero degli esemplari di lupo (in misura comunque molto minore, rispetto a quanto popolarmente percepito) è dovuto in particolare allo spopolamento delle zone interne e all’abbandono della montagna – spiegano i biologi organizzatori – I lupi sono aumentati dagli anni 70 in seguito alle normative di protezione e aumentano perché in Italia per loro c’è molta risorsa alimentare in particolare cinghiali, cervi, caprioli, mufloni. Sono quindi degli ottimi “controllori” riducendo in modo naturale il numero di ungulati e contribuendo a limitare i loro danni  all’agricoltura e agli ecosistemi. Alcuni lupi solitari, in genere giovani, possono avvicinarsi ai centri urbani per nutrirsi di rifiuti che quindi non devono essere lasciati abbandonati. I lupi possono essere un problema per gli allevamenti che quindi devono essere tutelati, in particolare i pastori perché le pecore incustodite sono una preda facile per un predatore come il lupo”.

E se durante un’escursione, una persona dovesse incontrare un lupo che non si allontana, come dovrebbe comportarsi? “Nel caso rarissimo che accada, l’importante è che l’animale capisca subito di trovarsi davanti alla specie umana – concludono i biologi – Quindi, evitiamo selfie e foto, e se non si allontana come in genere fa, piuttosto creiamo elementi di disturbo, battendo le mani con forza e alzando la voce con energia. È semmai estremamente importante che in aree boscate i cani vengano tenuti al guinzaglio perché essendo lupi e cani la stessa specie, i lupi vedono in loro dei competitori e in un eventuale scontro il cane domestico avrebbe sicuramente la peggio”.

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