Senzatetto espulso, Potere al Popolo: “Sindaco bullo forte con i deboli e debole con i forti”
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Il commento del partito locale: “Ma esiste una Lucca solidale che ancora non si compiace della disumanità e della repressione”
“Il sindaco Pardini come un razzista qualsiasi, annuncia con tono di soddisfazione il decreto di espulsione che finalmente toglierà dalle strade della città una persona evidentemente in difficoltà da tutti i punti di vista, dalle condizioni economiche alla salute mentale”. A parlare è Potere al Popolo Lucca.
“L’annuncio è accompagnato da una foto ignobile che ritrae questa persona camminare nuda sotto le Mura – commenta Palp – È evidente che per Pardini questa non è una persona malata, la cui espulsione non rappresenta il fallimento del suo progetto di vita. È una vita senza valore, un fenomeno da baraccone, la sua nudità l’evidente conferma che il suo grado di civiltà non è adeguato alla bella ed elegante Lucca. O almeno alla Lucca che ha in testa Pardini. Eppure, insieme alle associazioni che si sono espresse sulla vicenda, anche noi possiamo testimoniare di aver avuto segnalazioni su questo caso, per poterlo aiutare, almeno con cibo e vestiti. Non poter essere andati oltre, perché il volontariato da solo non basta, è un fallimento del nostro sistema politico e sociale. I tagli al sociale, ai presidi sanitari per la salute mentale, il totale affidamento delle marginalità alle associazioni che fanno i salti mortali per sostenere e realizzare progetti di reinserimento con risorse al minimo, rendono gli sforzi eroici, ma non sempre sistematici. Soprattutto nei casi di salute mentale e dipendenze dove l’accompagnamento diventa indispensabile per l’efficacia degli interventi”.
“Eppure la Lucca che dipinge Pardini, che sarebbe felice di questo decreto, fortunatamente non è l’unica ad esistere – conclude Potere al Popolo – Le numerose segnalazioni dei cittadini dimostrano che esiste una Lucca solidale, che ancora non si compiace della disumanità e della repressione che Pardini si vanta di utilizzare, dal Daspo (dispositivo di eredità del Pd) al decreto di espulsione. Il degrado, caro Pardini, siete voi e il sistema di annullamento del valore delle vite e dei diritti costruito, da tutta la classe politica, in anni di politiche migratorie, accordi Italia-Libia, e smantellamento del settore socio sanitario”.