Capezzoli (Toscana 2030): “Pardini inadeguato di fronte alle emergenze sociali”
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“Riflessione sulla gestione delle situazioni di degrado da parte del sindaco di Lucca. In merito all’episodio recente in cui una persona è stata fermata mentre passeggiava nuda sulla circonvallazione, riteniamo opportuno esprimere alcune considerazioni riguardo all’operato del sindaco Pardini che si attesta soluzioni non sue e al contesto politico in cui si inserisce questa situazione”. Inizia così riflessione di Domenico Capezzoli (gruppo civico Toscana 2030).
“Abbiamo notato – continua il presidente di Toscana 2030 – un’onda di commenti razzisti, provenienti dalla stessa parte politica che per anni ci hanno parlato della questione immigrazione prendendo in giro i cittadini solo per chiappare il voto. È importante ricordare a questi ‘dilettanti allo sbaraglio’ che le leggi ‘che noi non riteniamo efficaci per risolvere il problema’, come quelle sostenute da Salvini e dalla Meloni, non fanno altro che aggravare la situazione. Dichiarazioni come ‘affondare le navi’ o ‘mandiamoli a casa loro’ e tutte quelle affermazioni che questi governanti ripetono in eterna campagna elettorale non rappresentano una soluzione concreta alle problematiche legate all’immigrazione e alla vulnerabilità sociale. La persona coinvolta in questo episodio non è solo un numero o un soggetto da punire – puntualizza Capezzoli, – ma una persona con problemi psichiatrici, per la quale devono essere messe in atto iniziative di supporto da parte di tutti, ma soprattutto dall’amministrazione comunale che sul sociale è assente aggiungo anche per gli italiani. La risposta dell’amministrazione comunale dovrebbe essere orientata verso il dialogo e l’inclusione, piuttosto che alimentare l’odio e la discriminazione. Riteniamo fondamentale che il sindaco e l’amministrazione comunale, si assumano la responsabilità di rivedere le proprie politiche fallimentari e si ‘quelle palesemente incostituzionali’ con strategie di intervento, collaborando con le organizzazioni del terzo settore per garantire un supporto adeguato a chi ne ha bisogno”.
“Solo attraverso una gestione competente e coordinata sarà possibile garantire un ambiente sicuro e dignitoso per tutti i cittadini, senza lasciare indietro le persone più vulnerabili da qualunque parte del mondo provengano. Serve umanità“.