Quelli che l’acqua unisce: “Geal, il sindaco di Lucca deve trainare gli altri Comuni”

24 febbraio 2025 | 16:05
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Quelli che l’acqua unisce: “Geal, il sindaco di Lucca deve trainare gli altri Comuni”

La riflessione: “Invitiamo Pardini a dire con chiarezza dove vuole portare Lucca e i lucchesi, non deve temere di scontentare qualcuno”

“Geal: finalmente ha parlato il sindaco di Lucca”. Inizia così la riflessione dell’associazione Quelli che l’acqua unisce.

“Premesso che siamo molto soddisfatti perché finalmente anche lui, come molti sindaci locali, parla di gestione unitaria del servizio idrico per tutta la Piana Lucchese (la associazione Quellichelacquaunisce ha iniziato il 2 marzo 2023 a chiedere questo, ed era una voce isolata. Evidentemente ha fatto molto rumore se oggi tutti ci seguono su quella richiesta). Inoltre sono tanti adesso a chiedere la gestione pubblica, alcuni ricordandosi con grave ritardo dei risultati del referendum 2011 sul servizio idrico, che invece la nostra associazione ha da sempre sostenuto con forza. Conclusa la premessa, torniamo a commentare le dichiarazioni del sindaco Pardini su Geal, che lascia aperte tutte le ipotesi: vede molto bene la proroga di due anni a Geal, quindi con Acea socio di Geal; spera di vincere il ricorso al Tar fatto da lui affinché resti Geal senza soci privati – par di capire – per i prossimi 30 anni; spera anche lui, appunto, di vedere tutta la Piana, Lucca compresa, con una sola società pubblica di gestione per il servizio idrico integrato, senza privati quindi; se Lucca va in Gaia, e quindi Geal chiude subito, Lucca è comunque pronta”.

“Mario Pardini è sicuramente persona preparata e appassionata, si impegna allo spasimo per la sua città che ama profondamente, come abbiamo potuto constatare in occasione dell’incontro pubblico da noi organizzato, a cui lui partecipò nel marzo 2024  – proseguono -. Speriamo però che riesca ad essere più decisionista su temi come questo. Lo invitiamo a dire con chiarezza dove vuole portare Lucca e i lucchesi, non deve temere di scontentare qualcuno. Non è più tempo di studiare tutte le ipotesi e accettarne una qualsiasi decisa da altri. Il sindaco del capoluogo deve trainare gli altri Comuni, non farsi trainare, secondo noi“.

“Concludiamo dicendo che la nostra associazione ritiene di avere portato numeri, documenti, riferimenti giuridici a favore di una ipotesi di ingresso in Gaia spa sia di Lucca, sia di tutti i comuni della piana lucchese, e possibilmente anche di Pisa. Ritiene, altresì, di aver fatto ripetute proposte finalizzate alla riunione della gestione fra comuni della provincia lucchese. Le leggi regionali consentono fino da subito, ai comuni di Lucca, della piana lucchese (e di Pisa se vuole aggiungersi), di chiedere il passaggio in Gaia, rispettivamente da Geal e da Acque spa (entrambe miste pubblico- private). Questo non toglie che se Pardini, finalmente, dirà quale è la strada che vuole intraprendere, dimostrando che quella è migliore per i lucchesi rispetto all’ipotesi prospettata dalla nostra associazione, saremo molto soddisfatti e nel nostro piccolo cercheremo di aiutarlo in quella scelta. Certamente ci risulta incomprensibile che servono due anni di proroga per fare queste richieste quando la legge regionale prevede che è sufficiente la approvazione della richiesta da parte di ogni consiglio comunale per poi trasmetterla al Consiglio Regionale. Perché Lucca e gli altri Comuni non lo hanno ancora fatto e vogliono aspettare due anni per farlo? Ricordiamo che fusioni di aziende con dimensioni enormi rispetto a Gaia, a Geal, a Acque, sono avvenute in pochi mesi (Fiat Chrysler Peugeot, oppure Luxottica Essilor e decine e decine ancora). Speriamo che questa richiesta di proroga non nasconda altri fini, perché gli argomenti addotti pubblicamente appaiono più foglie di fico che reali motivazioni supportate da fatti e numeri”.