Bocciata sull’ultimo miglio la proroga a Geal, ma era un verdetto già scritto. Più vicino il conferimento in Gaia
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Il voto sarebbe comunque stato a rischio ricorsi, in presenza del decreto legislativo che limita a 30 anni l’attività dei gestori. Ma si va avanti a carte bollate
È andata a finire come era largamente probabile che andasse. Con il no del consiglio regionale alla proposta di legge per la proproga biennale alla vita del gestore idrico lucchese Geal.
Una proroga che sarebbe stata comunque in deroga alla legge nazionale che, come affermato anche nel dibattito in aula oggi (25 febbraio), impedisce la proroga delle concessioni oltre la loro naturale scadenza. Inoltre tutte le ipotesi alternative, quali quella di unificare la Piana di Lucca sotto il gestore Acque Spa per un nuovo soggetto interamente pubblico prevederebbero la liquidazione del socio privato Acea a suon di milioni di euro.
Ha prevalso, al netto della decisione della giustizia amministrativa cui ha già dichiarato di voler continuare a rivolgersi il sindaco di Lucca Mario Pardini, sostenuto dalla sua maggioranza, la scelta di seguire l’iter preordinato che prevede di conferire il servizio idrico del Comune di Lucca nel gestore di ambito, che è Gaia, società interamente pubblica e partecipata dai Comuni. Iter di conferimento che lo stesso Pardini ha dichiarato di aver già avviato, ma che al momento, secondo i ben informati, si sarebbe limitato ad un paio di incontri del presidente di Lucca Holding, Porciani, con i vertici di Gaia.
La partita non è ancora tecnicamente finita ma proprio contro i limiti tecnici del settore, e non, o almeno non solo, su quelli politici, si è arenata. Almeno rispetto alle volontà della maggioranza di centrodestra che guida il Comune di Lucca.
Il dibattito in aula
Respinta dall’aula la proposta di legge per la proroga delle concessioni del servizio idrico con 19 voti contrari e 12 favorevoli. Si sono espressi a favore la Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Gruppo Misto – Merito e Lealtà, e la consigliera del PdValentina Mercanti; mentre 19 sono stati i voti contrari: il gruppo Pd e Italia Viva. Non ha partecipato al voto il Movimento 5 Stelle.
Ad illustrare la proposta di legge, votata all’unanimità nella commissione ambiente, dov’era stata presentata dal gruppo della Lega ed emendata dal Partito Democratico, è stata la presidente Lucia De Robertis che ha spiegato come l’atto in esame “consente, ai gestori che ne fanno richiesta, la proroga fino al 31 dicembre 2027 delle concessioni” per permettere il completamento dei progetti Pnrr.
Prima di iniziare la discussione il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli ha chiesto il rinvio in commissione dell’atto, a seguito della richiesta da parte di 35 sindaci (“compresi alcuni di centro destra”) di essere auditi. “È vero che è una legge giacente da tempo – ha detto Ceccarelli – ma essa riguarda territori molto eterogenei tra di loro: dalla città di Lucca, alla Valle del Serchio, alla Lunigiana, alla città di Carrara. Visto che non ci sono scadenze immediate riteniamo doveroso ascoltarli”.
Il consigliere regionale Massimiliano Baldini (Lega), rispondendo a Ceccarelli, ha sottolineato come “un ritorno del provvedimento in commissione sarebbe inutile, è già stata fatta un’ampia discussione e non c’è nessun spazio giuridico per migliorare l’atto votato all’unanimità. Il testo del regolamento è già molto chiaro”. Ha poi aggiunto come “alcuni sindaci giudicano negativa la gestione di Gaia, mentre i sindaci di Lucca e Capannori sono favorevoli alla proroga”. Entrando nel merito, ha spiegato come “l’estensione della concessione consentirebbe a Geal di continuare ad applicare le tariffe più basse, rispetto a quelle molto alte degli altri gestori toscani. Dopo l’approvazione della legge, si potrebbe aprire un dibattito più ampio sul tema dell’acqua e sulla multiutility, il sistema idrico ha necessità di essere riformato su base provinciale e con diversi gestori. È un’opportunità da non perdere”.
Elena Meini (Lega) ha evidenziato come “la legge è in commissione da ben sei mesi”. “I sindaci avrebbero potuto chiedere un’audizione nei tempi previsti e prima che l’atto arrivasse in aula – ha affermato – . Credo che ci voglia rispetto per i sindaci, ma soprattutto per quei lavoratori che vivono momenti di apprensione e aspettano di capire quale sarà il loro futuro in Geal, dove regna incertezza. La proposta di legge ha avuto un iter corretto, giusto, lungo, dibattuto e condiviso. Capisco che per alcuni territori possa essere una legge scomoda, ma noi abbiamo il dovere di rappresentare tutta la Toscana”.
Valentina Mercanti (Pd), dopo aver evidenziato come “la Lega stesse perdendo una grande occasione nel non voler concedere l’audizione in commissione”, ha poi annunciato il voto a favore della proposta di legge. “Dietro a questo atto si è aperto un dibattito positivo – ha detto – che dimostra però come sia mancato il grande direttore d’orchestra, ovvero il sindaco di Lucca”. “In questi tre anni di temporeggiamenti è venuto meno il capoluogo nel dare un indirizzo e una visione certa a tutti gli altri territori perdendo anche di credibilità – ha ribadito – Io credo comunque che questa legge sia inutile se non sarà approvata una modifica al decreto legislativo che fissa il termine massimo di 30 anni per la scadenza delle concessioni: Geal a dicembre compirà 30 anni e oltre quella data non sarà possibile prorogarla”.
“Il capoluogo dia un’indicazione chiara – ha concluso – Tra pochi mesi a Geal scade la concessione e, salvo sorprese, la fine sarà l’entrata in Gaia, di cui oggi non conosciamo le tariffe. Vogliamo dire ai cittadini lucchesi quanto pagheranno in bolletta e ai dipendenti di Geal che fine faranno? Sono stati richiesti consigli comunali straordinari che non sono stati convocati pur di non dare queste risposte. Il tempo è scaduto, è arrivato il momento di dare una linea e un’indicazione. Il mio voto positivo è un atto di fiducia nella speranza che riuscirete a sollecitare risposte a tutti gli interrogativi posti”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, rispondendo a Mercanti, ha affermato come “visto il voto unanime in commissione, non credo che il sindaco di Lucca possa essere chiamato in causa. Condividiamo invece la riflessione sull’estrema debolezza in cui si trova il nostro territorio”. “Noi ci uniamo alla posizione di Baldini – ha aggiunto – . Per quanto riguarda il servizio in sé, la scelta di cercare di rinviare e comunque tutelare le risorse idrica della lucchesia resta una delle scelte più lungimiranti della politica dagli anni Novanta fino ad oggi”.
In fase di dichiarazioni di voto Baldini (Lega), confermando il voto positivo da parte del gruppo della Lega, ha ringraziato il sindaco di Lucca e i sindaci che hanno sostenuto in modo palese e aperto la proposta di legge.
Il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli ha ribadito il rammarico “per aver perso un’occasione di ascolto e per la posizione di estrema rigidità assunta dalla Lega”. “Da parte nostra – ha concluso – eravamo disposti anche a emendare la legge, ma non possiamo assecondare questa posizione di rigidità e di chiusura ingiustificata. Audire i sindaci avrebbe consentito di poter valutare gli esiti della legge anche alla luce delle considerazioni e opinioni di tutti coloro che sono coinvolti”.
La proposta di legge, aveva l’obiettivo di introdurre nell’ordinamento regionale quanto già fatto dalla Regione Emilia – Romagna, che ha esteso gli affidamenti del servizio idrico integrato fino al 2027, così da assicurare la piena realizzazione degli investimenti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) entro i termini previsti dalla relativa disciplina. La proposta di legge disponeva quindi l’allineamento temporale al 31 dicembre 2027 delle scadenze degli affidamenti del servizio idrico integrato, per le gestioni non già oggetto di proroga, la cui scadenza cada proprio nel periodo di durata del Pnrr. Allineamenti che, secondo i proponenti, costituivano anche il presupposto necessario per il raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale, considerato che gli investimenti sulle reti idriche sostenuti dal Pnrr sono finalizzati proprio alla resilienza delle stesse e ad un utilizzo efficiente della risorsa.