Geal, D’Arrigo: “In Italia quando qualcosa funziona si fa di tutto per smantellarlo”

1 marzo 2025 | 18:36
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Geal, D’Arrigo: “In Italia quando qualcosa funziona si fa di tutto per smantellarlo”

Il commento: “Se confluirà in Gaia si operi per calmierare le tariffe a vantaggio di tutti e per un’equa ripartizione delle risorse”

Caso Geal, interviene il professor Fabiano D’Arrigo che inizia il suo discorso con una battuta ironica: “È proprio vero che in Italia quando qualcosa funziona si fa di tutto per smantellarlo”.

Continua poi: “Questo è, a mio avviso, il caso di Geal la cui concessione è ormai scaduta e per la sua proroga fino al 2027 – dopo l’approvazione all’unanimità in commissione ambiente della Regione Toscana – è scoppiata una vera bagarre per le strumentalizzazioni e per le divisioni interne al Pd. Così alla fine è stata bocciata la proposta di proroga di due anni delle attuali concessioni del servizio idrico dal consiglio regionale della Toscana”.

Il professore prosegue mettendo in luce quanto è stato realmente l’incremento delle tariffe e le differenze tra Geal e Gaia. “Ricordo che un’indagine del centro studi Ircaf ha rilevato che in Toscana tra il 2011 e il 2024 nelle principali città l’incremento medio delle tariffe idriche è stato notevole, mentre a Lucca è stato assai contenuto. Così se a Pisa si spendevano 637,86 euro annui e a Firenze 571,82, a Lucca si spendevano solo 433,78 euro. Si evidenziava anche che le tariffe di Geal erano più basse del 23% circa rispetto a quelle di Gaia, società in cui dovrebbe confluire Geal, e che i cittadini lucchesi hanno espresso giudizi positivi sul funzionamento di Geal”.

Tante parole ma nessun fatto da parte dell’amministrazione. “Al riguardo sottolineo che i due maggiori candidati a sindaco, Raspini e Pardini, si impegnarono in campagna elettorale a fare di tutto per il mantenimento in essere di Geal. La realtà oggi è cambiata e c’è un timore diffuso che con la nuova società, sia essa Gaia o un’altra, le attuali tariffe praticate da Geal vengano rimodulate al rialzo, danneggiando così gli utenti lucchesi. Inoltre – sottolinea – si teme che, gli investimenti disponibili venendo frazionati per un ambito territoriale più vasto, si produca un ritardo importante nelle procedure di attuazione degli interventi già programmati come ad esempio i lotti della fognatura nera dell’Oltreserchio lucchese: priorità sbandierata solo a parole, ma messa in sordina nei fatti. E poi si blatera di ecologia e di salvaguardia dell’ambiente. C’è poi la questione della salvaguardia dei livelli occupazionali di Geal, che non va sottovalutata“.

D’Arrigo conclude con una speranza. “Se Geal confluirà in Gaia, con l’impegno degli amministratori e dei politici lucchesi, si operi per una rimodulazione al ribasso delle tariffe a vantaggio di tutti gli utentie per un’equa ripartizione delle risorse finanziarie a vantaggio degli interventi nelle zone periferiche che da sempre sono quelle più abbandonate e più disagiate. Chissà se tutto ciò avverrà?”.