Caso Geal, Olivati (Lucca Futura): “La destra lucchese lavori per la città invece di fare allarmismi infondati”

Gabriele Olivati, capogruppo di Lucca Futura, si è espresso riguardo il caso Geal e la gestione da parte della destra lucchese.

“La destra lucchese, guidata dai Pardini e i partiti che lo sostengono – spiega Olivati -, da giorni sbraita per coprire la propria totale inazione. Dal 1995 si sa che la scadenza della concessione sarebbe avvenuta dopo 30 anni. Il sindaco di destra Mario Pardini governa da quasi 3 anni. Avevano tutto il tempo per prepararsi a gestire questo passaggio – sottolinea – Invece, tutto ciò che sanno fare è chiedere di spostare la scadenza, inventarsi tradimenti dei lucchesi o parlare a caso di aumenti vertiginosi. Guarda caso chiedono la proroga fino al 2027, ovvero dopo le elezioni comunali, per evitare di confrontarsi con gli elettori su eventuali danni causati dalla loro incapacità”.

La richiesta del capogruppo di Lucca Futura. “Pardini e i suoi partiti si mettano subito al lavoro per tutelare Lucca, ad esempio chiedendo un apposito bacino tariffario, come peraltro è stato ipotizzato dallo stesso direttore di Gaia, citato in un recente articolo sulla stampa online. Quali pesi e contrappesi ha intenzione di sviluppare Pardini per rendere Lucca centrale nella partita dell’acqua? Quali percorsi vuole intraprendere con Gaia e con il resto del territorio d’ambito?”.

Olivati evidenzia cosa, secondo lui, è andato storto. “Ancora più oltraggiosa – sottolinea -, è la propaganda su presunti aumenti giganteschi che sarebbero causati dall’ingresso in Gaia. La verità è che Geal, per poter fare investimenti nel limitato tempo a disposizione prima della scadenza, ha dovuto aumentare la tariffa ai massimi. Come si può leggere nei rapporti dell’Autorità Idrica Toscana, Geal da alcuni anni aumenta costantemente le tariffe, del 6,2% annuo – spiega -, ovvero il massimo annuale consentito dall’autorità di regolamentazione Arera. Quindi le tariffe stanno già aumentando al massimo, già sotto la giunta Pardini. L’aumento, in modo molto più elevato di Gaia (che dal 2020 al 2023 oscilla tra l’1,5% e il 2,8% annui), sta portando di fatto alla convergenza tra le tariffe“.

Si chiede il consigliere, “che interessi tutela quindi il prolungamento di due anni della concessione Geal, se non quelli del socio di minoranza Acea, che ha partecipazioni nella gestione idrica di mezza Toscana e di buona parte del Centro Italia, capitale compresa?”.

Conclude Olivati: “Pardini sapeva benissimo che avrebbe dovuto gestire la scadenza della concessione di Geal e la confluenza in Gaia – evidenzia  – cosa che gli ha detto un anno fa anche il super consulente Tronca, voluto proprio dal sindaco. D’altronde questa tematica è normata direttamente dalla legge dello Stato. Eppure, l’amministrazione di Lucca continua a procrastinare – spiega -, con un giochino ormai smascherato: tentare lo stallo prolungato, per arrivare al 2027 e non doversi occupare della vicenda. Nel frattempo, avranno fatto perdere alla città anni di tempo senza pensare al futuro dell’acqua lucchese, senza programmare gli investimenti per i prossimi decenni (che in caso di proroga continuano ad essere bloccati), né avranno dialogato col resto del territorio”.