Anche a Lucca la mobilitazione per il cooperante italiano Alberto Trentini

È detenuto senza prove in Venezuela. Al digiuno a staffetta partecipa anche il lucchese Nicola Pera: da lui appello all’adesione
Digiuno a staffetta per il cooperante italiano Alberto Trentini, detenuto ingiustamente in Venezuela.
Alla mobilitazione partecipa anche il lucchese Nicola Pera.
“Mi chiamo Nicola Pera, ho 31 anni e abito a Lucca – spiega – la città dove sono cresciuto. Sono uno studente, un cittadino attivo e un lavoratore del no profit. Scrivo per portare all’attenzione della vostra testata la drammatica vicenda di Alberto Trentini, cooperante italiano detenuto senza prove in Venezuela. Di fronte a questa ingiustizia, abbiamo deciso di intraprendere un digiuno come gesto simbolico di solidarietà e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sua situazione. Sono passati oltre 100 giorni da quando Alberto Trentini è stato fermato in Venezuela durante una missione umanitaria. Da allora non c’è stato più alcun contatto. A partire dal 5 marzo, coloro che sostengono le iniziative per la sua liberazione hanno iniziato un digiuno a staffetta. Ho scelto di partecipare a questa iniziativa, e digiunerò sabato 15 marzo con acqua e tè.
Un segnale di vicinanza alla sua solitudine. Un piccolo sacrificio per richiedere la sua liberazione”.
“Il caso di Alberto Trentini non può restare nell’ombra – spiega.- È necessario che il governo italiano, le istituzioni internazionali e la società civile facciano pressione affinché venga rilasciato. Sono necessarie azioni concrete per una presa di coscienza consapevole. Il digiuno è un atto di disobbedienza civile e non violenza che in passato è stato utilizzato da pacifisti di ogni genere per richiamare l’attenzione su gravi violazioni dei diritti umani. Con questo gesto, vogliamo ribadire la necessità di giustizia e libertà per Alberto. Desidero anche coinvolgere la comunità locale. Ho messo a disposizione la mia e-mail peranicola9@gmail.com per comprendere quanti saremo a partecipare dal Comune di Lucca e dalla Provincia di Lucca. È fondamentale dimostrare che la nostra comunità non è impassibile, ma attiva e partecipe alle tematiche dei diritti umani. Siamo una comunità vicina ad Alberto e vogliamo far sentire la nostra voce”.
Chi desidera unirsi al digiuno o sostenere questa iniziativa può cercare sul web Alberto Trentini digiuno a staffetta e iscriversi tramite il modulo ufficiale disponibile a questo link.
“Uniamoci tutt* per la sua liberazione, ingiusta e senza precedenti”, conclude Nicola Pera.