Tetti (Europa Verde): “Servono piani di sicurezza comunali adeguati alla crisi climatica”

16 marzo 2025 | 11:54
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Tetti (Europa Verde): “Servono piani di sicurezza comunali adeguati alla crisi climatica”

Il co-portavoce di Europa Verde Toscana: “Questi fattori danneggiano anche in modo irreversibile le aziende e ilterritorio”

Eros Tetti, co portavoce di Europa Verde Toscana, scrive una lettera aperta ai sindaci della Toscana riguardo l’urgenza di fare piani di sicurezza comunali adeguati alla crisi climatica.

“A tutti i sindaci della Toscana. Desidero – inizia Tetti – innanzitutto esprimere il mio apprezzamento per il grande lavoro svolto dalla Regione Toscana e da tutti i sindaci coinvolti nella gestione della recente emergenza meteorologica. Le casse di espansione e lo scolmatore dell’Arno hanno funzionato egregiamente, proteggendo le nostre principali città da danni ben più gravi. È grazie a questi interventi che oggi possiamo fare un passo indietro e riflettere su quanto accaduto”.
“Tuttavia – prosegue -, durante questa emergenza sono emerse anche criticità minori che non possono essere sottovalutate. L’esistenza di fiumi tombati, la continua cementificazione del territorio, il consumo di suolo sono questioni che devono essere affrontate con la massima urgenza. Questi fattori non solo espongono i cittadini ai rischi di alluvioni e disastri ambientali, ma danneggiano anche in modo irreversibile le nostre aziende e il nostro territorio”.

“La crisi climatica è ormai una realtà che non possiamo più ignorare. Sono almeno vent’anni che la comunità scientifica ci avverte della crescente frequenza e intensità degli eventi climatici estremi, eppure troppo spesso i nostri piani urbanistici e di sicurezza non tengono conto di questa evidenza. Non lo sapevamo non è più una scusa valida“.

“Oggi, più che mai, – sottolinea – è necessario che ogni comune della Toscana adotti Piani di Sicurezza Comunale che prendano in considerazione la realtà della crisi climatica. Ecco le misure urgenti che devono essere messe in atto: Stop al consumo di suolo. Ogni nuova edificazione deve essere messa in discussione, soprattutto in zone ad alto rischio idrogeologico. Invece di consumare suolo, dobbiamo concentrarci sulla rigenerazione urbana; depavimentazione e aumento del verde urbano. La permeabilità dei suoli è un fattore chiave nella gestione delle acque piovane. Aumentare il verde urbano e ridurre le superfici impermeabili deve diventare una priorità; rinaturalizzazione dei fiumi tombati. Dove possibile, bisogna restituire i fiumi ai loro corsi naturali, evitando che l’asfalto e il cemento blocchino il normale flusso delle acque. Dove non è possibile, si devono adottare sistemi di casse di espansione e scolmatori; e piani di evacuazione adeguati e tempestivi. L’abilità di prevedere eventi climatici estremi con un anticipo di 24-48 ore deve essere sfruttata per mettere in atto piani di evacuazione e di sicurezza per la cittadinanza”.

“Rimanere inermi o addirittura agire in senso contrario significa esporre le nostre comunità a rischi che possono essere evitati. I sindaci – evidenzia -, più di ogni altra autorità, sono i primi responsabili della sicurezza del loro territorio. È il momento di agire con decisione, senza rimandare”.

Chiediamo a tutti i sindaci della Toscana – prosegue – certi del loro buon governo, di fare della sicurezza climatica una priorità assoluta e di impegnarsi a fondo per garantire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti. L’ambiente e la sicurezza dei cittadini non possono più essere rimandati”.

“Concludo ribadendo l’urgenza di un’azione e di una presa di coscienza immediata – dice ancora – La Toscana ha bisogno di un cambiamento radicale nel modo in cui affrontiamo le sfide ambientali perché gran parte del nostro territorio si trova per cause naturali in zone ad alto rischio idrogeologico“.

“Al contempo a Roma, grazie al prezioso lavoro del nostro leader Angelo Bonelli – conclude – continuiamo a battere i pugni per chiedere risorse per la messa in sicurezza ed un piano nazionale che possa finalmente vedere in atto l’unica grande opera oggi necessaria. In questo momento – conclude – chiediamo serietà a tutte le forze politiche in vista anche delle prossime regionali lavorando ad un serio programma regionale di messa in sicurezza mettendo al centro i veri problemi dei toscani“.