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I gruppi di opposizione chiedono tutela delle tariffe e investimenti sulla rete fognaria per il dopo-Geal

19 marzo 2025 | 18:18
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I gruppi di opposizione chiedono tutela delle tariffe e investimenti sulla rete fognaria per il dopo-Geal

L’ordine del giorno è stato presentato dal capogruppo del Pd Enzo Alfarano nel corso del consiglio comunale aperto di oggi

I gruppi di opposizione del consiglio comunale (Partito democratico, Lucca Futura, Lucca Civica-Volt-Lucca è popolare, Partito liberaldemocratico) con un ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd, Enzo Alfarano, chiedono investimenti certi e visione per il futuro del servizio idrico lucchese.

“La situazione attuale rappresentata dall’amministrazione comunale – dicono – è governata da assenza di interventi, temporeggiamenti e carenza di chiarezza. Negli ultimi decenni grazie a un accordo di programma con il ministero dell’ambiente, il Comune di Lucca ha investito risorse significative per la realizzazione della rete fognaria in diverse frazioni prive di tale infrastruttura: parliamo di Nozzano Castello, Nave, Sant’Alessio, Monte San Quirico, San Marco, San Vito, Tempagnano, Antraccoli, San Cassiano a Vico, Picciorana, Santa Maria del Giudice e il ‘tubone’ tra Nozzano e Pontetetto. Un accordo il cui valore complessivo ha superato i 30 milioni di euro, 5 dei quali stanziati dall’amministrazione comunale”.

Proseguono i consiglieri di minoranza: “Uno slancio infrastrutturale sul quale, negli ultimi due anni e mezzo, nonostante le reiterate richieste arrivate della cittadinanza e delle opposizioni, non si sono registrati nuovi investimenti. Perché? Riprendiamo la giustificazione data nel maggio dell’anno scorso, quando l’ordine del giorno presentato dalla minoranza per inserire nuove risorse nel piano triennale delle opere pubbliche è stato bocciato nonostante un cospicuo disavanzo: ‘il 31 dicembre 2025 scade la concessione del servizio idrico a Geal’, così fu detto. E quindi non aveva senso programmare o decidere investimenti, visto, appunto, l’avvicinarsi della scadenza della concessione. Una scadenza che oggi è imminente, ma allora lo era un po’ meno. Eppure, a oggi, l’amministrazione non ha ancora chiarito quale sarà la strategia per la gestione futura del servizio, né ha fornito risposte in merito a tariffe, investimenti e assorbimento del personale di Geal: anzi, la strada, l’unica, portata avanti da Pardini è stata quella del temporeggiamento, del tentare il tutto e per tutto per la proroga (che, quindi, stando a quanto dichiarato a maggio 2024, avrebbe significato altri due anni di blocco degli investimenti), dell’imbarcarsi nei ricorsi al Tar”.

“La necessità di programmare con nuovi investimenti – dicono ancora i consiglieri di opposizione – è più che mai urgente, così come lo è quella di dare risposte ai cittadini. Riteniamo che l’unica possibilità sia attingere alle risorse della fiscalità generaleper garantire il completamento della rete fognaria nelle zone ancora sprovviste: una rete che serve per l’ambiente, che serve per i cittadini. Eppure, di nuovo, nel piano triennale delle opere pubbliche non si prevede una voce di spesa per questo tipo di interventi. Ma a proposito di spese: preme sottolineare come i pozzi ubicati lungo il fiume Serchio riforniscano d’acqua i territori di Pisa e Livorno, rappresentando una risorsa strategica per le gestioni idriche di Acque e Asa. I ricavi derivanti da questa fornitura hanno contribuito alla solidità economica e gestionale di Geal nel corso degli anni: con l’imminente confluenza di Geal nel nuovo gestore d’ambito, bisogna rivedere la tariffazione lucchese, tenendola separata dagli altri territori e prendendo in considerazione con attenzione le specificità del servizio e dei ricavi extra derivanti dalla vendita dell’acqua, garantendo ai lucchesi tariffe eque e giuste. A questo proposito l’amministrazione comunale cosa sta facendo per garantire i cittadini di Lucca?”

Concludono i consiglieri di opposizione: “Per questo chiediamo che sindaco e giunta rispettino il volere dei cittadini che nel 2011 avevano votato a favore dell’acqua pubblica (96 per cento dei votanti). E chiediamo che a partire dalla prossima variazione del piano triennale delle opere pubbliche vengano stanziate annualmente risorse adeguate per il completamento della rete fognaria nelle frazioni periferiche, con particolare priorità per l’Oltreserchio. E ancora: cosa succederà al termine del 2025? Esiste un piano, un business plan che tenga insieme investimenti e tariffe? Ecco, che si faccia chiarezza anche su questo aspetto e che si attivi, prima della confluenza di Geal nel nuovo gestore, un bacino tariffario dedicato a Lucca, basato sulle caratteristiche del servizio e sui ricavi extra derivanti dalla vendita d’acqua all’ingrosso”.