In Consiglio la parola fine alla trentennale vita di Geal. Porciani: “Impossibile pensare che Lucca abbia vita propria”

19 marzo 2025 | 17:56
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In Consiglio la parola fine alla trentennale vita di Geal. Porciani: “Impossibile pensare che Lucca abbia vita propria”

Il presidente di Lucca Holding: “Ormai siamo spiritualmente in Gaia. Entro maggio la due diligence, per il Comune circa 14 milioni di euro”

La parola fine della trentennale storia di Geal come gestore idrico del Comune di Lucca arriva alle parole del presidente di Lucca Holding, Marco Porciani nel consiglio dedicato al dibattito sul tema.

Impossibile pensare ormai – dice in aula, quasi al termine degli interventi degli iscritti al consiglio comunale aperto – che Lucca abbia una vita propria. Ormai siamo spiritualmente in Gaia e gli incontri avuti con presidente e direttore mi fanno pensare che potremmo lavorare bene insieme. La partecipazione di Lucca in Gaia, peraltro, è lecito pensare che sarà importante”.

Si parla anche di cifre nel suo intervento: sarà Gaia a liquidare sia il Comune di Lucca, attraverso Lucca Holding, sia il socio privato Acea. A Lucca andreanno circa 14 milioni di euro.

“La due diligence – questa la tempistica – arriverà a massimo entro fine maggio, poi ci saranno gli incontri per stabilire le partecipazioni del Comune di Lucca in Gaia. Due i parametri principalmente accettati: quello del numero di abitanti o quello del denaro che Geal conferirà in Gaia. Sul quantum, comunque, occorre ancora ragionarci”.

Il dibattito

Tutte le posizioni sono state espresse nel dibattito. Dalla volontà di proseguire con la gestione di Geal, con una proroga che sembra remota, fino alla necessità di confluire rapidamente in Gaia per riprendere gli investimenti.

Dopo l’apertura con la consigliera Pd, Valentina Mercanti e con Giorgio Angelo Lazzarini, spazio anche ad associazioni e semplici cittadini.

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Le esigenze dell’Oltreserxhio sono state rappresentante da Fabiano D’Arrigo, dall’ex consigliere comunale Pd, Dante Francesconi e da Paolo Vannucchi.

Il segretario della Filctem Cgil, Franco Galeotti che ha a cuore in particolare i lavoratori dipendenti delle aziende di gestione idrica del territorio usa una metafora culiaria: “Il servizio idrico non è una pizza, che ciascuno ordina a suoi piacimento – spiega – La strada (del passaggio in Geal, ndr) è tracciata e spetta alle istituzioni continuare a far funzionare lo stesso l’intero sistema”.

Avanza il timore della presenza della “multiservizi, che avanza e dove Firenze e Prato comanda” l’ex presidente della Geal Gianmarco Mancini. L’attuale numero uno, invece, Paolo Buchignani, ha difesa l’operato attuale dell’azienda ricordando gli investimenti pari a 54 milioni di euro nel quadriennio 2020-2024 e quelli già pianificati per il quadriennio successivo, che verranno anch’essi trasmessi, in caso di confluenza, in Gaia e che dovranno essere garantiti.

Di spessore l’intervento del presidente di Gaia, Vincenzo Colle, da otto anni alla guida dell’azienda: “Da parte nostra – spiega – c’è la massima disponibilità per interloquire a gestire un passaggio ordinato con Geal e il Comune di Lucca. A chi parla di difficoltà nei nostri conti ricordo senza polemica che i nostri bilanci sono pubblici, trasparenti, disponibili a tutti e certificati, da realtà di revisione a livello internazionale. Bilanci che non possono essere letti senza alcune valutazioni necessarie e come meri numeri. Gaia, infatti, ha strumenti in bilancio che vengono accantonati per l’utenza debole, come, solo per fare un esempio, il fondo nuovi investimenti: 2.6 milioni di euro che vengono trasferiti a utenti e abitanti del comprensorio che gestiamo prima dell’utile”.

“Nel 2024  – ricorda ancora Colle – sono stati fatti 57 milioni di euro di investimenti, una cifra ampiamente superiore alla media nazionale e della regione toscana. I lavoratori? Siamo pronti a un processo di integrazione nel rispetto delle posizioni di tutti. Ci sarà, comunque, per tutto anche l’opportunità di una crescita. Ribadisco, in tutti i sensi, la massima disponibilità per un processo di integrazione complesso ma importante”.

Dopo l’intervento di Porciani lo spazio è ai consiglieri regionali. Mario Puppa del Pd difende e spiega il voto di bocciatura della proroga di Geal in consiglio regionale: “Una legge palesemente illegittima – dice – e nonostante ciò si sarebbe potuti andare avanti nella discussione se solo si fosse accettato di audire i sindaci che ne avevano fatto richiesta”.

Ancora battagliero il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Baldini: “La bocciatura in Consiglio Regionale, ad opera del Pd, della proposta di legge presentata dalla Lega a mia prima firma che prevedeva la proroga al 31 dicembre 2027 delle concessioni idriche in scadenza che fruivano delle risorse Pnrr per dar luogo al completamento degli investimenti non e’ solo una grande occasione scioccamente perduta per allungare la vita a Geal che è il gestore che fornisce acqua ai lucchesi alle tariffe più basse in Toscana aprendo un tavolo di confronto che in questo lasso di tempo poteva studiare la riforma del sistema idrico regionale – responsabilità che il Pd si intesta ad imperitura memoria – ma fatto ancor più grave, è la palese dimostrazione che il Partito Democratico di Lucca non ha alcun peso in consiglio regionale, interamente succube del Pd fiorentino, e quindi incapace di difendere gli interessi dei lucchesi e della loro comunità sacrificata sull’altare di equilibri politici regionali e fiorentinocentrici”.

“Avevamo fatto ogni sforzo possibile per tacitare l’ala dei consiglieri regionali del Pd di Firenze attraverso emendamenti e sub-emendamenti che di fatto escludevano l’applicazione della legge per Publiacqua, il gestore dell’area metropolitana fiorentina, poi approvati all’unanimità in Commissione Ambiente, ma è bastato che l’ala garfagnina e versiliese del Pd ricompresa in seno all’altro gestore di Gaia si mettesse a strillare che a Firenze si cogliesse l’occasione al balzo per bocciare la legge, sacrificare Lucca per l’ennesima volta e lasciare Valentina Mercanti con il cerino in mano nell’assoluta apatia ed irrilevanza dell’assessore regionale Stefano Baccelli.  La nostra proposta di legge, a dispetto di quanto strumentalmente è stato detto da chi ha interessi evidentemente diversi, avrebbe retto all’urto di qualsiasi impugnazione costituzionale come è successo in Emilia Romagna e avrebbe aperto una grande stagione riformatrice di un settore strategico dove adesso il rischio della Multiutility è più grande e più serio anche per l’area di Lucca, con l’eventuale conseguenza di tariffe alle stelle che pagheranno i cittadini – continua l’esponente del partito di Matteo Salvini.”

“La Lega comunque è già al lavoro – spiega –  perché porterà in Consiglio Regionale l’altra proposta di legge – la 222 – sempre a mia prima firma, che prevede la modifica dell’attuale legge 69/2011 con la previsione dei sub-ambiti provinciali ottimali che potranno ricostituire piena unità nello stessi bacino del Serchio. Una normativa che potrebbe giungere al voto del consiglio regionale già alla prossima seduta e al massimo a quella successiva  Ad ogni modo, in attesa del pronunciamento giudiziario sui ricorsi avanzati dal Comune di Lucca ed in piena sintonia con i nostri parlamentari che a Roma stanno lavorando per verificare ogni ulteriore opportunita’ si dovesse aprire anche in riferimento alla normativa nazionale ed al termine temporale massimo delle concessioni condivido a pieno la richiesta di verifica dei numeri e dei bilanci di Gaia già espressa dal presidente di Lucca Holding Marco Porciani perché ogni e qualsiasi scelta deve tenere di conto, prima di tutto, degli aspetti economici degli enti e dei suoi riflessi sulla comunità lucchese”.

Prima dell’intervento tecnico del geologo Alessandro Caniparoli chiude, per Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi:  “La questione della mancata proroga alla concessione della Geal e quindi la sua confluenza in Gaia è l’ennesima genuflessione della sinistra e del Pd lucchese all’egemonia fiorentina.  Ci sono tanti motivi per rammaricarci dell’epilogo di una questione che pare scontato. Da parte sua il Comune di Lucca e il Sindaco Pardini hanno fatto il massimo possibile, in una partita che si giocava altrove.  Se dispiace vedere che trattative e accordi sono saltati a causa della parte lucchese del Pd, sono sul tavolo le molte perplessità che il presidente di Lucca Holding Porciani e anche il sottoscritto abbiamo sollevato sia per quanto riguarda la situazione patrimoniale di Gaia e, di conseguenza, sul futuro di cittadini e imprese che si troveranno in un contesto di tariffe più elevate anche del 34% e di un servizio che presumibilmente peggiorerà a causa degli investimenti sul territorio che fatalmente caleranno”.

“Dispiace ancora di più – prosegie – se si analizza la storia di Geal, prerogativa lucchese nata nel 1993, portata avanti caparbiamente anche dal sindaco Lazzarini nel suo mandato e perfezionata dal sindaco Fazzi che ha concluso l’ingresso del privato Crea Spa e Compagnie General des Eaux francese. Una storia in cui il centrosinistra ha recitato un ruolo importante, quindi, e che oggi viene sconfessato dagli esponenti di questa parte politica.  Il centrodestra, a partire appunto da Fazzi fino a arrivare a Pardini, ha sempre cercato di salvaguardare l’autonomia delle acque su Lucca, ed ha perfezionato una società che rimane ancora il modello piú significativo di questo tipo, grazie alla sua gestione efficiente ed economicamente virtuosa che dovrebbe essere presa a modello in tutta la regione, anche dalle aziende pubbliche. Senza dimenticare, si badi bene, che questi risultati, con tariffe molto inferiori a quelle dei territori confinanti, sono stati ottenuti con investimenti costanti  che hanno rinnovato le strutture, innalzato la qualità del trattamento e depurazione delle acque reflue, ampliato la rete verso ampie zone che erano  prive di rete fognaria”.
“Dunque, come abbiamo più volte sottolineato, perché permettere questa fine ingloriosa e pericolosa di una azienda che gestisce un bene così rilevante? Non potrebbe essere l’occasione per bypassare gli schemi attualmente tanto cari alla sinistra toscana e lavorare a una nuova dimensione territoriale della gestione delle acque? Il modello c’è, le strutture e le capacità anche. È ora di finirla di andare al traino di idee che favoriscono sempre i soliti noti. Lucca deve tornare a contare, a essere al centro di dinamiche innovative e efficaci”.

Chiusura con le parole del sindaco, Mario Pardini.

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L’appuntamento, per parlare ancora di servizio idrico, l’1 aprile alle 17.