Capigruppo di maggioranza: “Geal finirà nella multiutility fiorentino-centrica per l’inerzia di Tambellini”

21 marzo 2025 | 12:11
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Capigruppo di maggioranza: “Geal finirà nella multiutility fiorentino-centrica per l’inerzia di Tambellini”

Cecchini, Di Vito, Fagnani, Fava, Pierini e Del Barga intervengono a margine del consiglio comunale aperto sul futuro di Geal

“L’inerzia della precedente amministrazione sta indirizzando il futuro dell’acqua lucchese verso il percorso ineluttabile della futura multiutility. Siamo alla vendita di un bene lucchese, probabilmente determinata da interessi di ordine superiore”. Questa la posizione espressa dai capigruppo di maggioranza in consiglio comunale a Lucca (Cecchini, Di Vito, Fagnani, Fava, Pierini e Del Barga) a margine della seduta aperta dello scorso mercoledì pomeriggio (19 marzo).

“L’opzione per poter creare una nuova società in house doveva essere esercitata entro luglio 2022 – ricordano – e l’ipotesi, che era percorribile entro quella data, poteva essere la creazione di una nuova società in house, pubblico privata, aperta alla comunità di cittadini e imprese con l’emissione di minibond. Con il ricorso al Tar, peraltro, noi abbiamo provato a percorrere questa strada”.

“Di fatto l’impasse della gestione politico amministrativa della precedente amministrazione, forse dovuto ad ordini di scuderia, ha spianato la strada ad un percorso blindato. Geal dovrà confluire in Gaia, società interamente pubblica che tra 8 anni si scioglierà per la naturale scadenza della concessione (di 30 anni), per confluire quindi nella multiutility regionale, rispetto alla quale è stata già manifestata l’ambizione di una quotazione in borsa. Un carrozzone fiorentino-centrico, distaccato dal territorio e dalle sue reali esigenze”, dicono i capigruppo di maggioranza.

“Ma il termine potrebbe anche risultare inferiore agli 8 anni previsti – affermano – se lo stato di dissesto finanziario in cui versa Gaia dovesse aggravarsi. In quel caso verrebbe incorporata nella multiutility fiorentina prima della scadenza”.

“Siamo quindi di fronte a decisioni sulla gestione dei servizi e delle risorse idriche che si basano sul presupposto, tutto da dimostrare, che un sistema integrato centralizzato possa favorire sinergie e economie di scala per ottenere e ottimizzare i finanziamenti necessari. Così come sono da provare i requisiti di una maggiore efficienza e di un risparmio in bolletta. La vicenda di Geal in tutti questi anni, ha dimostrato il contrario”, concludono i capigruppo.