Difendere Lucca ricorda gli anni di piombo e l’omicidio del militante Sergio Ramelli

21 marzo 2025 | 10:54
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Difendere Lucca ricorda gli anni di piombo e l’omicidio del militante Sergio Ramelli

Tra gli obiettivi del gruppo anche l’intitolazione di una via o di una piazza al giovane militante del Fronte della gioventù

Una conferenza per ricordare Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della gioventù (la formazione politica giovanile del Movimento sociale italiano) aggredito barbaramente nel 1975 da militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia operaia. È questa l’iniziativa in programma sabato 29 marzo alle 16 all’auditorium della biblioteca Agorà in centro storico organizzata da Difendere Lucca per tenere viva la memoria del diciottenne morto dopo 47 giorni di agonia in seguito alle ferite riportate per essere stato colpito ripetutamente a colpi di chiave inglese sul cranio.

L’iniziativa rientra nel calendario nazionale degli eventi del 50esimo anniversario della morte di Ramelli, dal titolo L’Italia per Sergio. La conferenza vedrà la presenza di Guido Giraudo, autore del libro Sergio Ramelli. Una storia che fa ancora paurae il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese. L’incontro sarà moderato da Lorenzo Del Barga, capogruppo in consiglio comunale per Difendere Lucca.

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“È necessario ricordare Ramelli nel 50esimo anniversario del suo martirio – affermano gli organizzatori – e far conoscere la storia di Sergio e di tanti altri ragazzi che in quegli anni bui, soprannominati ‘di piombo’, persero la vita per le proprie idee: Sergio era uno studente, perseguitato per non essere allineato a sinistra, fino al brutale omicidio. A ucciderlo furono Marco Costa e Giuseppe Ferrari Bravo, appartenenti a un commando che usava le chiavi inglesi come arma di consueta violenza e di cui facevano parte anche Claudio Colosio, Claudio Scazza, Luigi Montinari, Franco Castelli, Antonio Belpiede, Brunella Colombelli”.

“La storia di Ramelli deve essere di monito per chi ancora oggi criminalizza in modo sistematico l’avversario politico e cerca di impedire iniziative legittime nel nome di un antifascismo militante che vede nella violenza e nella prevaricazione la propria cifra. Sergio Ramelli – conclude Difendere Lucca – è la storia di ognuno di noi. Sono più di 35 le città che hanno vie o piazze a lui dedicate in tutta Italia ed è nostra intenzione, anche a Lucca, ottenerla. Invitiamo la cittadinanza a partecipare perché il ricordo di Sergio non è solo la storia di un militante di destra, ma è la storia di un figlio di Italia ucciso dall’odio politico solo per aver espresso le proprie idee”.