Abbattimento delle barriere architettoniche, Olivati (Lucca Futura): “È un obbligo di legge, non una promessa vaga”

Il consigliere di opposizione: “Dall’assessore Buchignani parole vuote e nessun impegno nella risposta alla mia interrogazione”
Ieri (25 marzo) in consiglio comunale, l’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani ha risposto all’interrogazione presentata da Gabriele Olivati (Lucca Futura) e firmata da altri colleghi di opposizione, in cui si chiedevano chiarimenti e risposto in merito a tempi e modalità per l’applicazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche.
“Questo piano è parte degli allegati del Piano Operativo, divenuto efficace il 13 dicembre 2024, e contiene, per la prima volta nella storia del Comune di Lucca, un’analisi sistematica delle criticità relative alle barriere architettoniche all’interno del centro storico. Una ricerca dettagliata, ereditata dall’amministrazione di centrosinistra, frutto di un approfondito lavoro di studio condotto da professionisti. Il prodotto consiste in numerose proposte di intervento, suddivise in 13 stralci, per una previsione di spesa totale pari a circa 3,7 milioni di euro”.
“La cifra è importante ma consentirebbe di affrontare con sistematicità il centro storico, zona della città che presenta le maggiori difficoltà – continua Olivati -. Per un’amministrazione comunale che si è ritrovata un avanzo da 12 milioni di euro, sarebbe stato doveroso avviare una programmazione per l’abbattimento graduale delle barriere. Investendo 622mila euro l’anno, una cifra gestibile per il bilancio di Lucca, tale piano può essere applicato in sei anni. Invece, incredibilmente, non abbiamo niente di tutto ciò: Buchignani si è dilungato in considerazioni vaghe dicendo che intende andare oltre il Peba, abbattendo le barriere sui nuovi interventi. Peccato che questo non sia un merito, ma un obbligo stabilito dalle leggi nazionali come la legge 13/1989, legge 104/1992, e nello stesso codice degli appalti. Il Peba, invece, contiene obiettivi molto precisi e circostanziati, per iniziare un’opera di abbattimento a partire dal centro di Lucca. Un’azione importantissima per non escludere dalla fruizione della città antica non solo i cittadini italiani, ma anche i visitatori che questa amministrazione dice di voler attirare”.
“Se l’amministrazione vuole davvero andare oltre al piano relativo al centro storico – conclude – non basta limitarsi a fare ciò che impone la legge, ma occorre estendere lo stesso livello di analisi del Peba su tutto il territorio, consentendo così effettivi interventi di collegamento della mobilità lenta tra centro e periferia. Non ci sono scuse: ci sono i soldi e gli strumenti giuridici, basta la volontà politica. Come centrosinistra continueremo a batterci per l’esecuzione di interventi che non possono più essere rimandati”.